Ok, l’estate sta virando definitivamente verso la fine e inizia ad aleggiare – anzi, per molti è già realtà – la cappa della vita lavorativa o studentesca. Per questo motivo siamo sempre stati affezionati ai festival e agli eventi che avevano il coraggio di posizionarsi in quella “terra di nessuno” che erano gli ultimi giorni di agosto, i primi di settembre, quando l’estate ormai è un ricordo ma la stagione “normale” è ancora un punto interrogativo. Se poi a posizionarsi lì è una realtà che nei suoi primi anni di vista ha sempre dimostrato di avere un gusto enorme nel costruire le line up, come è decisamente il caso di Lattexplus Festival, la goduria è doppia.
In ogni sua edizione infatti il festival fiorentino è stato sempre un piccolo manuale delle “scelte eleganti” in fatto di clubbing e musica elettronica. E non si smentisce certo quest’anno: perché se è vero che Peggy Gou ormai si trova anche nei pacchetti di patatine (ma, vi sveliamo un segreto, si trova nei pacchetti di patatine perché funziona, il pubblico pare gradire sempre), resta il fatto che in particolar modo la giornata di domenica 8 settembre è qualcosa di semplicemente strepitoso: Laurent Garnier, Dj Tennis, Avalon Emerson, Job Jobse a coprire l’intero arco costituzionale della club culture migliore tra techno, house, disco, citazioni colte, stranezze geniali (e non va dimenticato il nostro, solidissimo Speaking Minds).
Non che il giorno precedente, il 7 settembre, debba passare alla storia solo per la dj coreana più ubiqua delle tasse: il live di Ross From Friends, il dj set targato Mount Kimbie, quella interessante scommessa di classe che è Louise Chen e il rodatissimo Samuele Pagliai garantiscono comunque una serata interessante. Insomma, ci sono tutti gli elementi per spendere un weekend a Firenze, tanto più che Lattexplus Festival abbandona la venue storica, bella ma un po’ decentrata, per spostarsi più nel cuore della città, grazie alla Q1 Arena (appositamente realizzata, nel Parco delle Cascine, dallo studio di architettura N_D Creative). Insomma, la “terra di nessuno” di settembre quest’anno è stata occupata in maniera spettacolare, in Toscana. Pensateci bene: merita un giro, merita un viaggio. Info? Le trovate qui.
L’anno scorso, per la cronaca, era andata così: