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[tab title=”Italiano”]Tom Russell è uno degli artisti techno maggiormente influenti nella scena di questi tempi. Qualsiasi cosa tocchi si trasforma in oro, come testimoniato sia dal successo dei suoi solo projects (Truss / MPIA3) che dalle sue varie collaborazioni (TR//ER, Blacknecks, Perc & Truss, Donor & Truss). Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui per indagare più approfonditamente le ragioni del suo successo.
Quando sei entrato in contatto con la cultura rave?
Fui introdotto alla rave music attraverso il fratello più grande di un mio amico. Aveva una collezione di cassette registrate ai principali rave di quel tempo. Era il 1990 ed avevo 10 anni.
Dove affondano le tue radici musicali? Quali sono le tue principali influenze?
Le mie influenze sono ampie. Al tempo in cui scoprii la rave music ascoltavo anche metal, grunge, hip hop, pop e folk. Mio padre e mio nonno erano entrambi musicisti classici e quindi la classica e l’opera han giocato un ruolo molto importante nella mia crescita. Alcune dei miei pezzi preferiti sono di musica classica. Sono cresciuto in una famiglia dove il coinvolgimento nella musica era ampiamente incoraggiato e devo dire che questa sia stata la principale influenza su di me e su quello che faccio oggi, sebbene abbia intrapreso tutt’altra strada, musicalmente parlando, rispetto a quella di mio padre e mio nonno.
Dai debutti con Donor al successo di questi giorni, qual è la chiave di volta della storia?
Una profonda ed incrollabile passione per il suono e la musica. E’ tutto per me e non potrei immaginare una vita senza di questo. Mi sento molto fortunato e privilegiato per aver goduto di un po’ di successo con i miei sforzi musicali, specialmente in questi anni passati, ma se il mio successo finisse domani e tornassi ad esser sconosciuto sarei comunque ancora immerso nella musica. Ne ho bisogno.
A parte Truss sei stato impegnato in diversi progetti durante gli ultimi 2 anni. Da TR//ER con tuo fratello Tessela a Blacknecks (con Bleaching Agent) passando attraverso MPIA3 e la tua recente collaborazione con Perc. Puoi parlarci un po’ di questi vari progetti?
Collaborare con altra gente è una parte essenziale del mio sbocco creativo. Ogni persona con cui lavoro mi influenza ed ispira in modi diversi. E questo ha un impatto benefico sui miei solo projects. E’ come se mi concedesse di diventare persone diverse che a turno mi permettono d’abitare ed esplorare nuovi spazi creativi. Nella mia mente ogni alias ha il suo carattere e personalità. I tratti di queste personalità son poi riflessi nella musica. Trovo che questo metodo mi aiuti a perdere inibizioni quando sono in studio.
Che tipo di set up usi in studio?
Uso una combinazione di software ed hardware. Il mio computer è usato sia per mettere in sequenza i miei hardware che per editare ed arrangiare le mie composizioni. I miei hardware son usati principalmente come fonti del suono.
Come mai ti piace lavorare con gli hardware?
Mi piace l’immediatezza di lavorare con macchine fisiche. La tangibilità fisica delle macchine rende molto piu godibile l’esperienza creativa rispetto che muovere un mouse. Trovo che imbattersi in inaspettate idee, sequenze e suoni sia molto piu comune quando si usano le macchine e questi “felici incidenti” sono le fondamenta del mio processo di composizione. Mi piaccione le imperfezioni che emergono dall’usare un equipaggiamento analogico, un qualcosa che deve ancora esser replicato con successo con l’emulazione del software.
Stai seguendo qualche produttore italiano al momento?
Tornando indietro negli anni, Lory D. è uno dei miei produttori italiani preferiti. Poi ci sono i ragazzi come Donato Dozzy che hanno creato e perfezionato per anni un filone di techno ruvida. Ma seguo anche nuovi producers come Chevel e G23.
L’anno scorso hai remixato i Depeche Mode, come ti sei sentito a rilavorare una traccia di una tale grande band?
Essere approcciati dai Depeche Mode per un remix è stato un onore ma anche una prospettiva molto intimorente per così dire. Poche band al mondo hanno un seguito fedele e di lunga data come i Depeche Mode. Sapevo che, per un significante numero di fans, non sarebbe importato molto cosa avrei fatto come remix, l’avrebbero odiato appassionatamente. Ho dovuto combattere tra l’idea di fare qualcosa che piacesse a tutti e l’idea di fare qualcosa che piacesse a me seppur a nessun altro. Per fortuna alla band son piaciuti entrambi i mix che ho fatto.
Dal punto di vista delle serate quali sono stati i momenti salienti dell’anno passato?
Son appena tornato dal Dekmantel ad Amsterdam. Questa era la seconda volta che suonavo là ed entrambe le volte è stato assolutamente incredibile. Quest’anno ho condiviso lo stage con mio fratello per il nostro live set TR//ER. Non avremmo potuto chiedere un pubblico ed una reazione migliore. Un’esperienza veramente speciale.
Quali sono i piani per il futuro?
Ci sono un sacco di gigs già bookate per l’autunno, tra cui altri TR//ER live set con Tessela, Blacknecks, Perc & Truss, Donor / Truss e Truss solo show. Per quanto riguarda il lavoro in studio, è da un pezzo che non mi concentro su materiale come Truss. Ora che il progetto Blacknecks è finito e che altri miei impegni son stati completati, avrò maggior tempo per concentrarmi su della musica come Truss solo.[/tab]
[tab title=”English”]Tom Russell is one of the most influent feature of the these days techno scene. Whatever he touches turns gold, as testified by the success of his solo projects (Truss/ MPIA3) and of his collaborative works (TR//ER, Blacknecks, Perc & Truss, Donor & Truss). We’ve had a chat with him to dig deeper the reason of his success.
How and when did you got in touch with the rave culture?
I was first introduced to rave music via my friend’s older brother. He had a collection of tapes that had been recorded at some of the big raves at the time. It was 1990 and I was 10 years old.
Where does your musical roots sink? Which are your main influences?
My influences are broad. At the time I discovered rave music I was also listening to metal / grunge, hip hop, pop and folk music. My father and grandfather were both classical musicians and so classical and opera music were very prominent when I was growing up. Some of my favourite pieces of music are classical. I grew up in a very musical household where an involvement in music was hugely encouraged; this has been the single biggest influence on me and what I do today, even though I pursue a very different musical path to that of my father and his father.
From the debuts with Donor to the these days success, what’s the key vault of the story?
A deep and unabiding passion for sound and music. It’s everything to me and I couldn’t imagine a life without it. I feel very fortunate and privileged to have enjoyed some success with my musical endeavours, especially these past few years, but if my success ended tomorrow and I went back to being unknown then I would still immerse myself in music. I need it.
A part from Truss you’ve been busy working on several projects along the last couple of years. From TR//ER with your brother Tessela to Blacknecks (with Bleaching Agent) passing thru MPIA3 and the these days collab with Perc. Can you please talk us a bit about these different projects?
Collaborating with other people is an essential part of my creative outlet. Each person I work with influences and inspires me in different ways. This ultimately has a beneficial impact on my solo projects. I enjoy writing under different aliases. I feel it enables me to adopt different personas which in turn allow me to inhabit and explore new creative spaces. In my mind, each alias has it’s own character and personality. These personality traits are then reflected in the music. I find this method helps me to lose my inhibitions in the studio.
What sort of set up do you use in the studio?
I use a combination of software and hardware. My computer is used to sequence most of my hardware as well as edit and arrange my compositions. My hardware is used for most of the sound sources.
How come you like so much working with hardware?
I enjoy the immediacy of working with physical machines. Having pots and sliders that are tangible is a much more enjoyable and ultimately creative experience than moving a mouse. I find that stumbling upon unexpected ideas, sequences and sounds is much more common when using hardware and these ‘happy accidents’ are a cornerstone of my compositional process. I also enjoy the imperfections and that arise from using analogue equipment, something that has yet to be successfully replicated with software emulations.
Are you following any italian producer atm?
Going back a while, Lory D is one of my favourite italian producers. Then there are guys such as Donato Dozzy who have been making and perfecting a very beautiful strand of textured techno for years now. Newer producers such as Chevel and G23 are also people who I pay attention to.
Last year you’ve remixed the Depeche Mode, how did you felt in reworking a track from such a great band?
Being approached and asked to remix Depeche Mode was a huge honour, but also a very daunting prospect. Few bands in the world have such a loyal and long-standing following as Depeche Mode. I knew that no matter what I did with my remix there would be a significant number of DM fans that would passionately hate it. I needed to fight my way out of a mindset of needing to try to please everyone and instead do something that I was personally happy with even if nobody else liked it. Fortunately the band liked both remixes I did.
Gigs wise, which have been the highlights of the past year?
I just got back from Dekmantel in Amsterdam. This was my second time playing there and both times have been absolutely incredible. This year I shared the stage with my brother for our TR\\ER live set. We couldn’t have asked for a better crowd and reaction. A very special experience.
What are you up to next?
There are lot’s of gigs already booked in for the autumn, including more TR\\ER live sets with Tessela, Blacknecks, Perc & Truss, Donor / Truss and solo Truss dj gigs. Studio wise, it’s been some time since I’ve concentrated on working on solo material as Truss. Now that the Blacknecks project is finished and some of my other commitments have been fulfilled, I have some time to focus on writing some new Truss music.[/tab]
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