Alla scoperta di UMA. Duo artistico e nella vita, creatori di musica che punta dritto a colpire le anime, presenti anche quest’anno al Sonar, dopo la grandiosa affermazione dello scorso anno.
Ciao ragazzi, grazie per averci concesso questa preziosa intvista. Raccontateci un pò di voi, delle origini, della vostra unione musicale e personale?
Va bene, UMA consiste in Ella & Flo. Entrambi abbiamo percorsi musicali molto diversi. Flo ha suonato nelle band sin dalla sua adolescenza, sperimentando ed imparando da solo la chitarra, io (Ella) vengo dalla musica classica, ho studiato pianoforte, flauto e musica per anni, non essendo stato interessato alla cultura pop fino intorno al 18. Dopo mi sono trasferita a Berlino, frequentavo lo studio di Flo quando era in tour e abbastanza velocemente ha iniziato a produrre le mie canzoni, abbastanza velocemente abbiamo capito che dalla collaborazione potevano nascere delle cose buone aggiungendo valore ai nostri modi di fare musica, spostandoli verso territori più interessanti e profondi, territori piuttosto sconosciuti. É il lato sconosciuto e mistico delle cose, quello che in genere ci attrae di più, per cui vale la pena soffermarsi, perché é inutile esplorare qualcosa che é già esplorato, ricreare qualcosa che già esiste, quando si é in grado di creare qualcosa di particolare che ancora non c’è.
Una curiosità, vivere un matrimonio non é cosa semplice, si dice che sia un gioco di compromessi. Nel lavoro, come si traduce questa cosa. Avete mai scontri? Quanto invece é importante la vostra unione?
Ah ah ah, non considero il matrimonio un gioco di compromessi, é piuttosto una lezione di pazienza, vulnerabilità e impegno. Si, scontri ne abbiamo, principalmente su quale dei due abbia l’ego più forte. Il matrimonio è importante, non solo é una decisione abbastanza consapevole, ma, alla fine significa che qualunque cosa accada a UMA noi saremo ancora sposati, quindi, é sicuramente al di sopra di qualsiasi cosa, come andare mano nella mano con le nostre famiglie, come gli amici, valori che verranno sempre prima di tutto e che ci saranno anche quando qualche cosa andrà storto.
Le vostre produzioni si caratterizzano per un marcato sfruttamento degli strumenti analogici. É stata una scelta dettata dalle vostre radici?
Tutti quei sintetizzatori analogici, drum machine e vecchi microfoni sono principalmente parte dell’attrezzatura dello studio di Flo, che ama navigare su E-bay alla ricerca di qualcosa che possa produrre una sorta di un suono. Ad entrambi piace suonare gli strumenti reali, non solo software di controllo. Permettono di fare errori che alla fine si trasformano in qualcosa di interessante e offrono spazio per una fortunata coincidenza. Abbiamo anche capito che il suono che vogliamo creare, non si può ottenere solo con la produzione digitale, ci piace la rugosità del distorsion (pesante) utilizzando tutti i tipi di preamplificatori su voci e strumenti. Le canzoni per il nostro album saranno prodotte utilizzando un registratore e un mixing desk analogico per tutti i pezzi strumentali prima che essi vengono trasferite al computer, che utilizzeremo solo per un editing minimale.
Ascoltando le vostre produzioni si ha la netta sensazione che siano “evocative”. Sul vostro profilo Soundcloud fate un esplicito richiamo ai fashion designer ed ai music videos. Quando iniziate un progetto quale obiettivo avete?
Grazie per aver definito il nostro lavoro “evocativo”! Non abbiamo un pubblico potenziale, ma come già spiegato sopra, non siamo spaventati della navigazione verso mondi più inesplorati. Quando abbiamo iniziato il processo di songwriting insieme per la prima volta, per l’album estate/autunno scorso, le canzoni dell’EP erano principalmente scritte da me e rielaborate insieme, ma, senza sapere esattamente in che direzione la musica sarebbe andata. Il nostro obiettivo principale era quello di creare, il nostro mondo e il nostro suono, tutto ciò si rivelò un viaggio molto intenso e interessante con la nostra musica che girava nelle canzoni, abbiamo ottenuto un ciclo di canzoni collegato dalla musica, denso di melodie e loop e caratterizzato da, un uso più confortevole e accessibile di strumenti, ma sempre stimolante e innovativo. Quello che forse era anche importante per noi era di non prendersi troppo sul serio, dopo tutto si può essere anche un pò infantili e leggeri, ci piace mostrare nella nostra musica un pò così, alla fine…é musica, dovrebbe sempre esserci divertimento nel farla. Parlando della parte visual del nostro progetto e senza sbilanciarci troppo per ora, siamo molto interessati a elementi visivi che “vestano” la nostra musica, con l’EP, abbiamo utilizzato i costumi creati da Hugo Ball che sembravano perfetto per noi, scoprendo anche il nostro lato meno serio!
Ascoltando le vostre musiche la definizione che mi é venuta é “sound hippie”, essendo caratterizzate da un sapiente mix di psichedelia, elettronica e “canti onirici” contemporanei. Quanto può essere esatta?
Noi veramente non sentiamo la parte hippie nella nostra musica, forse, c’é nella libertà di non operare in un determinato “box”. A parte questo la tua descrizione é esatta, anche se noi chiameremmo i nostri canti moderni, caratterizzati dal giro di basso e condotti sulla musica pop, flirtanti con la psichedelia.
Sbaglio o nelle vostre produzioni c’è molto della musica elettronica di fine anni novanta, penso ad esempio alle sonorità dei Massive Attack di Mezzanine?
Può essere, per qualche pezzo, ma, non proprio le sonorità dei Massive Attack, piuttosto quelle delle produzioni di fine anni novanta in genere, ciò a causa della profondità del sound e del tempo tipico di quell’epoca.
Sapete collocare esattamente il momento della vostra svolta artistica? É forse attribuibile all’incontro collaborazione con i Silver Apples?
Abbiamo deciso di collaborare con i Silver Apples ad una cena dopo lo show, in cui c’era Simian ed il suo tour manager che divenne poi gestore di Enraptured Records di Londra e decise di pubblicare il nostro EP su 7″. Lui e Ilias da Seayou Records erano e sono tutt’ora estremamente attratti verso la nostra musica, ci credono veramente, senza di loro UMA non sarebbe mai esistito. Lavorare assieme é accaduto in modo molto naturale e così la decisione è stata molto facile, ovvero, cercare di rendere questo episodio come costante, presentandoci come duo anziché intraprendere la strada da solisti.
La Spagna vi porta fortuna, la partecipazione di Ella alla RBMA, l’incontro con i Silver Apples, il successo del vostro EP “Drop Your Soul” riscosso lo scorso anno al Sonar. Un pò come agli hippie austriaci che si trasferivano nelle Baleari. Non avete mai pensato di trasferirvi? Che cosa ha in più Berlino rispetto al resto d’Europa? Sembra che vivere li coincida con una maggiore capacità artistica.
Spagna fu sicuramente un punto di svolta per noi! Red Bull Music Academy mi ha dato una spinta reale e mi ha fatto capire ancora una volta quanto sia importante per me fare musica e la scelta di questo percorso. Inoltre per entrambi noi l’incontro con i Silver Apples e la riproduzione di questo spettacolo a Madrid ha rappresentato una cosa molto importante. Per questo la Spagna sarà sempre importante per noi. A parte questo, attualmente non consideriamo alcun trasferimento, forse se capitasse potrebbe essere verso città come Londra, Los Angeles o New York, ci piacerebbe stare dove le cose sembrano accadere proprio adesso. Non vedo il senso per noi di vivere da qualche parte troppo lontana, è già difficile arrivare là fuori. Berlino ci permette di mantenere bassi i costi per essere in grado di raggiungere almeno ogni paese europeo in modo veloce e a buon mercato e di essere in stretto contatto con un sacco di belle persone. Per ora é Berlino, vedremo ci cosa porterà il futuro e la città che sta cambiando così velocemente, ma ancora riesce a mantenere vivo questo spirito ispirato.
Raccontateci un pò dei vostri live. Come si svolgono? Qual é il vostro pubblico? Scegliete delle location particolari?
Stiamo usando un Oberheim Matrix1000, due tastiere midi, un computer, una chitarra, bacchette, un sampler pad, un AKAI APC per controllare ableton e un mucchio di effetti per la chitarra e la voce. Entrambi sul palco suoniamo, cantiamo e usiamo le tastiere, Flo suona anche la chitarra. C’è sicuramente l’uso di loop e un sacco di canto. Recentemente siamo riusciti ad aprirci un pò di più con la riproduzione di più spettacoli. Si parla ancor poco di noi, ma almeno qualcosa si sta muovendo. Il nostro pubblico è da sempre davvero grandioso! Rispetto all’anno scorso nei festival abbiamo ottenuto slot di supporto belli e ci siamo esibiti in manifestazioni importanti come l’Elevate Festival, il Field Day Festival a Londra o Tauron Nowa Muzyka a Katowice. In generale si può dire che il nostro pubblico ideale dovrebbe essere aperta di mentalità, interessato a musica e arte. Stranamente, ci sono anche alcune persone anziane che seguono UMA il che ci piace un sacco. Per riassumere, qualcuno abituato ad ascoltare solo musica da chart o solo pop potrebbe ottenere un pò offeso da noi.
Il Sonar. Che importanza hanno certi festival? Aiutano la crescita della musica elettronica o le permettono di sopravvivere?
Pensiamo che festival come il Sonar siano estremamente importanti. Per noi come musicisti, ma anche per un potenziale pubblico. Ci sono gli amici dei miei genitori che hanno sempre ascoltato solo quello che passa la radio e che ora ascoltano UMA e ci apprezzano, penso che ci siano ancora tante persone che potrebbero essere interessati a questo tipo di musica, se solo si sentisse. É bello vedere che ci sono persone che si prendono cura di tutto che lavorano per la buona riuscita di un festival. Senza gli organizzatori di festival, i promotori e le organizzazioni di supporto come la Red Bull Academy, il mondo sarebbe un posto molto triste e noioso. Pensiamo che i festivals aiutino la musica elettronica a crescere e richiamino l’attenzione su un genere ancora non ha quella che si merita.
Prossimi progetti? Nuove o imminenti uscite?
Pubblicheremo una canzone sulla label Cassette molto presto, siamo in attesa del lancio. É scritta da due musicisti estremamente talentuosi, nostri amici, che sono al loro LP di debutto, speriamo ancora nel 2013, ma, molto probabilmente ad inizio del 2014, a seconda delle diverse opzioni che stiamo decidendo adesso.
English Version:
The discovery of UMA. Artistic and life Duo, creators of music that points straight to hit the souls, present this year at Sonar, after the great success of last year.
Tell us a little bit of you, of your musical roots and…of your musical and personal union?
Alright, so UMA consists of Ella &Flo. We both have very different musical backgrounds. Flo used to play in bands since his teenage years, experimenting and teaching himself the guitar, whereas I (Ella) come from classical music, studying piano, flute and music theorie for years, having not been interested in pop culture till I was around 18. After I moved to Berlin, I used to go to Flo´s studio when he was on tour and quite fast got into production and started to do my own songs and it pretty fast occur to us that working together could add some really good things to both our ways in making music, it is able to change our whole musical world/atmosphere towards more deeper and interesting regions, rather unknown territories. And the unknown and mystic side of things, to us in general is the more appealing one, the one it is worth to check out, because why bother exploring something that is already explored and there, why try to recreate when you are able to creat something that might not be there in this particular way.
A curiosity, Marriage is not a simple matter, it is said to be a game of trade-offs. In the work, as it translates this thing. Have you ever clashes? How much is important to your marriage?
Haha, I won’t call marriage a game of trade-off’s, it´s rather a lesson in patience, vulnerability and commitment, and yup, apparently we do have clashes, as clashes are mainly about ego’s and we both have two strong ones of those marriage is important, to say the least, as it was a fairly conscious decision, in the end it means, whatever happens to UMA we still will be married, so that´s definitely above anything, going hand in hand with our families and friends that will always come first, as those are the people that will be there when things are not shiny and nice I guess.
Your productions are characterized by a marked use of analog instruments. It was a choice dictated by your musical roots?
All those analogue synthesizers, drum machines and old microphones are mainly part of Flo’s studio equipment, he loves to stroll around Ebay and hunt down something that would produce a sound in some sort of way. Also we both like to touch things, play instruments for real and not only control software. It allows to make mistakes that eventually turn into something interesting and offers space for coincidence. We also figured out that the sound we want to create, we wouldn’t be able to create with digital production only, we like the roughness of (heavy) distorition using all sorts of pre-amps on voices and instruments. The songs for our Album will be even produced analog using a tape-recorder and mixing desk for all the instrumentals, before they get transfered to the computer, where we will only do minimal editing to them anymore.
Listening to your productions you have the distinct feeling that they are “evocative”. On your Soundcloud profile make an explicit reference to fashion designer and music videos. When you start a project which goal you have?
Thanks for calling our stuff “evocative”! We not explicitly want to challenge a potential audience, but as already explained above, we are not scared of sailing towards more unexplored worlds. As we started the songwriting process together for the first time for the album last summer/fall, with the EP songs mainly being written by me and reworked together, we didn´t know where the music would go to exactly. Our main goal was to create our own world and sound, it turned out to be a very intensive and interesting journey with our music turning more into songs rather then being loop based tracks anymore, using melodies and abstract hooks within, say, a more comforting and accessibile use of instruments, but still trying to be challenging and innovative. What maybe also was important to us was to not be too serious, after all we can be really childish and get exited over nothing, this we like to show in our music a bit as well, as in the end, it´s music, and there should always be some fun to it! Talking about the visual part of our project would go too far for now, let´s just say we are very interested in visuals and try to fit our visual apperance to our music, with the EP, using Hugo Ball´s tin man costume seemed to be the perfect fit for us as it also puts us into a certain direction on it´s own already and had a humourus side to it as well!
Listening to your music the definition that I got is “hippie sound”, being characterized by a mix of psychedelia, electronics and contemporaneous “dream songs”. It can be accurate?
We don´t really feel the hippie part in our music, maybe only in the freedom we allow ourselves to not only operate in a certain “box”. Apart from that your description sounds rather accurate, even though we would call our songs modern bass driven pop music flirting with psychedelia.
Am I wrong or in your productions there is a lot of electronic music of the late 90s, for example, the sound of Massive Attack (Mezzanine era)?
The late 90´s can definitely occur to one, listening to our music, but mainly because of the tempo and deepness of this era, but getting compared with Massive Attack doesn’t feel to bad at all I have to say!
Do you know place exactly the moment of your artistic turning point? Is perhaps attributable to the partnership with the Silver Apples?
Supporting Silver Apples made us decide to work together, definitely, after the show we had dinner with Simian and his Tourmanager who also happens to be the guy who runs Enraptured Records in London and put out our EP on 7”. Him and Ilias from Seayou Records were and still are extremly supportive towards our music and true believers, without them UMA would have never happend. Working together just happened very naturally and so the whole decision was very easy for us to try to make this happen as a duo rather then going the solo way.
The Spain brings luck, Ella’s participation at the RBMA, the joint with the Silver Apples, the success of your “Drop your soul EP” collected at last year’s Sonar. (A bit like the Austrian hippie who moved in the Balearic Islands). You never thought about moving? What has more Berlin than the rest of Europe? It seems that living there will coincide with greater artistic ability.
Spain definitely was a turning pont for us! Red Bull Music Academy gave me a real boost and made me realise again how important making music is to me and choosing this path. Also for both of us meeting Silver Apples and playing this show in Madrid was retrospective a very important thing. So Spain will always be important to us! Apart from that, moving away right now is not really an option, if moving, it would be more towards cities like London, L.A or New York, as we would like to stay close to where things seem to happen right now. It wouldn´t make sense for us to live somewhere too remote, as it is already hard to get out there, and Berlin allows us to keep our costs low and to be able to reach at least every European country fast and cheap and to be in close contact with lots of like-minded people! As for now it´s Berlin, let’s see what the future brings for us and also the city, as it is changing so rapidly, but still manages to keep this inspiring spirit alive.
Tell us a little of your live performance. How do you play? What is your audience? Have you a particular details for the location?
We are using an Oberheim Matrix1000, two midi keyboards, a computer, a guitar, drumsticks and a sample pad, an AKAI APC to control ableton and a bunch of effects for the guitar and the vocals. Both of us are playing and singing on stage and playing keyboards and Flo also playing the guitar. There is definitely some looping involved and lots of singing! Recently we managed to open up a bit more with playing more shows. So by now we do still little talking but at least some moving! Our audience so far was always really great! We got some nice support slots over the last year and we played some really fitting festivals, such as Elevate Festival, Field Day Festival in London or Tauron Nowa Muzyka in Katowice. In general we would say that our ideal audience should be open minded, interested in music and art. Strangely enough, there are also some older people that are really into UMA, that we like a lot! To sum it up, someone that is listening to chart music only or straight pop might get a bit offended by us.
The Sonar. How is the certain of the electronic festivals? Help the growth of electronic music or allow her to survive?
Festivals like Sonar are extremely important we think. For us as musicians but also for a potential audience as well. There are friends of my parents who ever only listened to stuff they heard on the radio that now listen to UMA and even like it, I think there are still so many people that would be interested in this kind of music if they would only hear it! It’s so good to see that there are people out there who care so much about something, that make all this effort to make festivals like this happen! Without organisers of festivals, local promoters and supporting organizations such as Red Bull Music Academy the world would be a very sad and boring place. We think it helps growing and draws attention to a type of music that still doesn’t get it’s deserved attention
Next projects?New or coming soon releases?
We will release a song on a cassette label soon that is still to be launched, run by two extremely talented musician friends of ours and then there will be our debut LP hopefully still in 2013 but maybe also in the beginning of 2014, depending on the different options we are trying to figure out right now!