Un anno di grandi sorprese, questo, per i fan dei Massive Attack. Oltre ad essersi esibiti, per la gioia di molti, in quattro città italiane (23 luglio, Milano, 24 luglio, Firenze, 26 luglio, Roma e 27 luglio, Napoli), il gruppo britannico ritenuto fondatore del trip-hop ha scoperto le sue carte e pubblicato a Gennaio l’EP “Ritual Spirit”. Composto da 4 tracce, vanta di una sorprendente nonché riuscitissima collaborazione con Tricky dal nome “Take It There”, pezzo dalle sonorità cupe e tenebrose in cui la malinconica voce del cantante inglese accompagna magistralmente un video che fa rimanere attaccati allo schermo.
I Massive Attack non si fermano però qui, e a cavallo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto mettono online due nuovi brani: “Come Near Me” e “The Spoils”.
Il primo, in collaborazione con Ghostpoet, viene rilasciato sotto forma di video scritto e diretto da Ed Morris, il quale, tenendo fede al titolo, mette in scena un vero e proprio inseguimento dalla fine, sembrerebbe, interminabile, a cui fanno da sottofondo suoni cupi e a tratti claustrofobici che rimandano alle sonorità di “Ritual Spirit”.
Il secondo, che dà nome all’EP di cui entrambe fanno parte, si mostra invece in tutta la sua armonia, trascinando in una melodia fatta di archi chiunque l’ascolti, grazie soprattutto alla delicata voce di Hope Sandoval, già sentita nella ormai nota “Paradise Circus” datata 2010.
Come non nascondere come proprio “The Spoils”, inoltre, rimandi ai tempi di “Teardrop” e di “Live With Me”, e riesca ad incantare non solo l’udito di chi l’ascolta ma anche la vista di chi si accinge a dare un’occhiata al video che l’accompagna, grazie al volto di una attrice non di certo sconosciuta, Cate Blanchett, la quale diventa protagonista in “evoluzione” del videoclip della canzone.
I Massive Attack riescono quindi ancora a stupire, nonostante i loro numerosi anni di attività, e non è da giurare che abbiano finito qui di farlo. Anzi, il gruppo ha annunciato al pubblico anche l’uscita di un terzo brano, “Dear Friend”, che a quanto pare non dovrà essere atteso per molto tempo ancora.
Tutto ciò che ci resta da fare, quindi, è aspettare e magari, nell’attesa, riascoltare qualche loro vecchia gloria. Io ho scelto “Karmacoma”, e voi?