Vi abbiamo parlato di “Ghettoville” di Actress più e più volte negli ultimi mesi, trattandosi di uno degli album più attesi di questo inizio 2014 oltre a rappresentare, probabilmente, l’ultima raccolta a portare la firma di Darren Cunningham. La grande attesa dopo i successi di “R.I.P.” e “Splazsh”, l’aria densa di angoscia e mistero che caratterizza il suono distopico dell’artista britannico e i rumors che hanno anticipato l’uscita hanno fatto sì che intorno a “Ghettoville” si creasse un interesse sempre crescente, un buzz che ha spinto lo stesso Actress a svelare, attraverso una playlist su Dazed, quali sono stati i dischi che lo hanno guidato, influenzato ed ispirato durante la sua composizione.
Sedici tracce, sedici lavori capaci di spaziare e dare forza alle tinte (scure) che hanno colorato “Ghettoville”: si passa da “I Don’t Give It A Fuck” dall’ultimo album di Dj Rashad a “Shadow From Tartarus” dello stesso Actress; da “10” di Dean Blunt & Inga Copeland e “How To Ascend” di Zomby a “Rainstorm Consequence” dei “nostri” Mass Prod ed Herva; da “Cause I Said It Right” di Clarence G a “Seconds Too Late” di Cabaret Voltaire; dal remix di “Spider Netta” del torinese Vaghe Stelle fino ai lavori di Kowton, Prostitutes, Huerco S, HTRK, MGUN, Delroy Edwards e Street Walker.
Insomma tantissima roba, in tutti i sensi.