Untold, Jack Dunning all’anagrafe, è un produttore musicale rigoroso che ha saputo ritagliarsi una buona fetta di credibilità nell’ambiente “urban uk” che conta, attraverso dischi autografi (ha all’attivo più di venti EP in appena cinque anni di attività) ma soprattutto lavorando come manager di etichetta della sua “Hemlock Recordings”, autentico punto di riferimento per il genere dubstep e dintorni, quello più scuro e profondo, che si è sviluppato nelle periferie londinesi più che nei club patinati, coadiuvato da artisti come Mala, Coki e Loefah. Attraverso l’intervista che vi apprestate a leggere abbiamo approfondito la conoscenza di questo personaggio assolutamente centrale nell’odierno panorama musicale. Buona lettura!
Cominciamo con ordine, come ti sei avvicinato alla musica?
Attraverso un campionatore Akai 900 all’età di 15 anni o giù di li. Mi impegnò per un paio di anni durante i quali cercavo di suonare roba jungle. Ho suonato anche in vere e proprie band e dato il mio contribuito come tecnico del suono. Più tardi ho studiato musica elettronica, laureandomi ma perdendo completamente l’interesse per la composizione. Solo nel 2005 ho ripreso l’entusiasmo per la musica dopo essermi imbattuto nelle seminali notti dubstep firmate DMZ (Digital Mystikz ovvero Mark Lawrence – Mala – e Dean Harris – Coki NDR) nella Londra dei sobborghi sud.
Le tue prime tracce hanno attirato l’attenzione della “Hessle Audio” ed in particolare dei tre produttori responsabili del progetto: Ramadanman, Panacea e Ben UFO. Immaginiamo sia stata una bella soddisfazione… ci racconti com’è andata?
Ho avuto modo di conoscere i ragazzi attraverso le notti dubstep organizzate in giro per Londra. Avevano appena fondato la Hessle Audio e sono stati i primi ai quali ho mandato del materiale non appena definito il mio stile musicale. La risposta fu buona e cominciarono a proporre i brani attraverso il loro canale radio Sub FM. Kingdom venne fuori al momento dell’uscita di TRG su Hessle Audio – Hessle 001 – e mi sembrò naturale proporre il brano per quest’etichetta neonata.
Il brano “Kingdom” dal tuo EP di debutto suona ancora attualissimo, 100% “urban uk”, miscela di grime, breakbeat, 2 step e non solo…
Il brano è stato effettivamente scritto sotto l’influenza della musica dubstep – nella sua accezione di allora – così come la intendevano i produttori Mala, Coki e Loefah. Ho indagato quel suono scuro e tribale e Kingdom è una delle mie interpretazioni di quel mondo.
Gestisci l’etichetta “Hemlock Recordings” assieme ad Andy Spencer (il suo lavoro grafico è fantastico!). Come riesci a conciliare il lavoro di manager con quello di musicista?
Cerco di sbrigare tutti i lavori da amministratore durante la mattina in modo da avere la mente libera per il resto della giornata. Quando compongo ho la necessità di estraniarmi da tutto il resto, soprattutto dall’atteggiamento di considerare la musica come un prodotto.
Personalmente ho conosciuto l’etichetta attraverso lo splendido EP di James Blake (Order/Pan) con il suo scheletro ritmico minimale ed i bassi profondissimi. Tra l’altro avete prodotto voi una delle sue prime composizioni “Air And The Lack Thereof”.
Siamo felici che James sia voluto tornare da noi dopo il suo album sulla lunga distanza per rilasciare materiale così valido.
L’etichetta annovera nomi di spicco dell’odierna elettronica: Cosmin TRG, Fantastic Mr Fox, Breton, Ramadanman, James Blake, Pangaea… Come selezionate gli artisti della Hemlock Recordings?
Siamo alla ricerca di artisti che hanno qualcosa da dire con la loro musica e che sono difficilmente catalogabili.
Da un paio d’anni hai lanciato un nuovo progetto discografico: l’etichetta “SSSSS – The Sound Of House”. Puoi parlarci di questa recente avventura?
Il tutto è nato nel 2010 con l’intento di pubblicare brani particolari, remix e tutto quel materiale che non stava bene dentro Hemlock ed anche per collaborare con determinati illustratori per realizzare cover artistiche che differiscano dal tema standard dell’etichetta madre.
Il tuo primo album sulla lunga distanza a nome Untold è attesissimo. Quanto dobbiamo aspettare ancora e quali sonorità abbraccerà?
L’album è in arrivo ed ha un suono ultraterreno.
Un’ultima curiosità: Cosa ascolta Jack Dunnng per rilassarsi sul divano di casa sua?
Oskar Sala – My Fascinating Instrument.
English Version:
Untold – his birth name is Jack Dunning – is a straight producer who has managed to gain credibility in the “urban uk” music culture through autographs records (more than twenty EP in just five years activities) and also working as a manager of his label “Hemlock Recordings”, real benchmark for the dubstep genre and its surroundings, the most dark and deep one, residential in the suburbs of London in more than patinated clubs, assisted by artists such as Mala, Coki and Loefah. Through the interview you are about to read, we have deepened our knowledge of this character, absolutely central in today’s music scene. Happy reading!
Let’s start from the very beginning, how did you approach music?
I got hold of an Akai 900 sampler when I was about 15 and spent a few years trying to make jungle. I also played in bands and helped run a sound system. A bit later I did an Electronic Music degree which ruined my enjoyment of writing for ages. I got back on it around 2005 after going to the seminal DMZ dubstep nights in South London.
Your first tracks caught the attention of “Hessle Audio” and in particular the interest of the three producers responsible for the project: Ramadanman, Ben UFO and Pangaea. We suppose your great satisfaction at the time… can you tell us how it goes?
I got to know the guys from seeing them at various dubstep nights around London. They had just set up Hessle Audio and were the first people I sent tunes to when I got finally the sound I was comfortable with. They gave good feedback and started dropping them on their Subfm show. I built “Kingdom” around the time of TRG’s Hessle 001 release and they were feeling it, so it seemed like an ideal label to debut on.
The work “Kingdom” from your debut EP still sounds topical, 100% “urban uk”, a mixture of grime, breakbeat, 2 step and so on…
It was written when I was heavily influenced by the current dubstep at the time – producers like Mala, Coki and Loefah. I really dug the dark tribal sound on some of their releases and tracks like “Kingdom” were just my take on the sound.
You manage the label “Hemlock Recordings” together with Andy Spencer (his artwork is fantastic!). How do you balance the two aspects manager/musician?
I try and get all the label admin out the way in the morning so I can have a clear head to write later in the day. When I’m writing I have to forget about the label and just make music and try not to think about it as a product.
I personally fall in love with your label through the beautiful EP by James Blake (Order/Pan) with its minimal rhythmic skeleton and its very deep bass lines. Among other things you have also released one of his first singles “Air & The Lack Thereof”.
We were pleased that James returned to the label after his LP to release some of his most challenging material.
The label includes leading names of today’s electronic music: Cosmin TRG, Fantastic Mr Fox, Breton, Ramadanman, James Blake, Pangaea… How do you select the artists of Hemlock Recordings?
We look for artists that have something to say with their tunes who aren’t easy to pigeonhole.
For a couple of years you’ve launched a new recording project: the label “SSSSS – The Sound Of House”. Can you talk about this recent adventure?
We started the label in early 2010 to showcase oddities, remixes and tracks that didn’t feel right for Hemlock, and also to work with illustrators to create bespoke artwork that broke out of our usual template.
An Untold LP is highly anticipated. Have we wait much and how will it sound?
The album is coming together and sounding otherworldly.
One last question: what’s the music that listens Jack Dunning when he relax on the sofa?
Oskar Sala – My Fascinating Instrument