Qui si rischia la lista della spesa.
R&S Records compie trent’anni e per l’occasione si regala una compilation di, per l’appunto, trenta tracce. Una raccolta di tutti quelli che sono passati sotto l’insegna del Cavallino Rampante della label belga. I grossi nomi come James Blake – cui viene riproposta “I Only Know (What I Know Now)”, dall’EP “Klavierwerke” – oppure come Aphex Twin e quella traccia, “Xtal”, che ne è stato un po’ l’emblema. Lo spartiacque tra i comuni mortali e quelli che non lo sono mai stati. Insomma, non ce la sentiamo di dare un giudizio positivo o negativo, anche perché la suddetta selezione non può essere chiusa in un metro di paragone, fa parte della storia e comincia nel lontano 1983, momento in cui i coniugi Renaat Vandepapeliere e Sabine Maes fondano la Milos Music Belgium rilasciando un solo album, precisamente “Bubble Up” di Big Tony.
L’anno dopo i due cambiano nome all’etichetta, dando vita a quella che sarà la R&S Records che tutti conosciamo, ma pubblicando poco e niente fino al 1989, anno in cui la loro passione per le auto e i cavalli li porta ad un accordo con la Ferrari: il logo, il Cavallino Rampante. Da quel momento, tra varie vicissitudini, la label cresce rilasciando cose come il “Selected Ambient Works 85/92” di Aphex Twin, Juan Atkins sotto il celebre pseudonimo Model 500, Biosphere, System 7, Capricorn e altri, tra cui qualcosa come una cinquantina di prodotti importati direttamente dalla capitale inglese.
Tutto bene, fino a quando il buon Vandepapeliere, allo scoccare del nuovo millennio, decide che si sta annoiando e chiude baracca e burattini. La R&S Records smette di lavorare fino al 2006, quando qualcosa di sconosciuto ai più ridona spirito ed energia. La label torna a correre sfornando nuovi nomi, la “nuova scuola” di R&S; James Blake, Blawan, Space Dimension Controller, Untold, Radioslave. Ecco, in questa compilation di compleanno c’è il passato e il presente, c’è il lavoro di due persone, soprattutto, ma anche tutto un movimento, quello della vecchia e della nuova scuola di R&S Records.
Andando più nel dettaglio, e magari citando giusto qualche nome, potremmo parlare di μ-Ziq, cui viene riproposta la jungle-metallica “Phi*1700(U/V)”, ora sotto licenza di Rephlex, era il 1994, oppure la bellissima “20 Hz” di Capricorn, progressive house targata 1993. Quei ragazzini degli Egyptian Hip Hop e la loro art pop coloratissima, l’iptonica techno di “Andromeda” dei Mundo Muzique. Insomma, si era detto che si rischiava la lista della spesa, con frasi fatte tipo “come non citare…” oppure “senza tralasciare…”, dunque non la faremo e lasceremo che siate voi a giudicare questo disco perché, come già detto e ribadito, non ce la sentiamo.
Chiudiamo facendo i nostri migliori auguri e per aggiungere l’ennesima frase fatta: cento di questi anni. Per fare la storia.