Desolat ritorna con il suo modo di festeggiare le ricorrenze, dedicando un various artist ai suoi cinque anni di attività. Avvicinandoci alla fine del mondo o alla fine dell’anno (per restare sul vago), Dice e la sua crew invitano i follower – per chi sappia aspettare fino al prossimo febbraio – ad aspettare ancora un pochino per l’ormai consueto sampler annuale. Artisti ben noti ed altri meno conosciuti sono coinvolti in un discorso che parte da questo various (uno dei più coloriti di sempre, condito per l’occasione da un “mix track” a parte) e chissà dove andrà a finire. Quindi restate in contatto con casa Desolat perché le sorprese di certo non si limiteranno al presente.
Dopo un anno di successi, in molte forme e paesi, la label di base a Dusseldorf presenta un release degna del nome che porta. Dopo gli out di Dj Sneak, Basti Grub, Aldo Cadiz, Shlomi Aber, Allendes e Poletto e ovviamente Pirupa arriva la carica. “Lolopipinho” di Loco Dice è un richiamo al suo recente “Toxic EP” proprio su Desolat. Energico e minimale, tanto da portarci con la mente ad anni passati, è un vortice di groove e suoni elettronici. “Mancha” di Shlomi Aber è indubbiamente uno dei migliori lavori della raccolta: dritta quanto basta, gonfia di pancia e perfettamente bilanciata tra vocal, clap, hit-hat e bassline. Yaya, con “Our Connection”, pesa la propria forza e determinazione in studio con un brano che è un cenno ad un futuro probabilmente ancora più luminoso di quanto non sia già. Horatio, l’ultimo rumeno emergente di tutto rispetto, presenta “How Much 909 Can U Take?”. Un assaggio (se ancora ce ne sia bisogno) di quanto sia possibile prendere e pretendere da una 909. Continuando su note giovani, “La France” di Lucero En Vivo riappare (magia!) dopo esser stata suonata in lungo ed in largo da capitan Dice e dopo esser stata inserita nella compilation “Amnesia Ibiza Underground” – cd mixato dallo stesso Loco Dice. Gradita e seria aggiunta al sample pack è il brano “Enty” di Alexkid.
Naturalmente non potevano mancare due dei pilastri della label, Hector e tINI. Il primo, con “Amorphous Mass”, continua il suo ottimo percorso di crescita all’interno di Artist Alife (ricordiamo che Hector non è un “nome nuovo” ma ha radici ben radicate nel passato); la seconda – ma prima donna Desolat – si conferma con “Room 305”, un disco calmo e deep come ben sappiamo essere nelle sue corde. Come se non bastasse, a tutto ciò (fruibile singolarmente in digitale e/o in doppio vinile 12″inch) si aggiunge, come riportato righe addietro, il mix speciale comprendente anche altre sette tracce esclusive di Basti Grub, Allì Borem, Francisco Allendes, Premiesku, Benny Rodriguez e, dulcis in fundo, del pupillo Guti.
Tutto quello che va notato è l’esemplare visione unica del suono “Dice & Buttrich”. Un filo musicale coerente che attraversa quasi tutta la produzione della label. Un filo che farebbero bene a tenere stretto. Desolat quest’anno (anzi il prossimo) con discreto anticipo augura a tutti i suoi innamorati un felice e caloroso San Valentino.