Non è ancora Natale, ma a casa Jones-Foss tira già aria di regali. I due, infatti, hanno pensato bene di omaggiare i propri fans con l’uscita del secondo volume dell’ormai tanto atteso various targato Hot Waves. Dopo il successo ottenuto con il primo capitolo, uscito ad inizio anno, il duo americano, ha puntato decisamente sull’abbondanza chiudendo una selezione di ben diciannove tracce, quattro delle quali già uscite in un “vinyl sampler” in edizione limitata, testate personalmente per tutta l’estate nei loro dj set, e tra le quali spiccano nomi di artisti della “vecchia guardia” (e quindi già affermati ampiamente) come appunto il padrone di casa Lee Foss, Robert Jones, Manik, Russ Yallop e Maxxi Soundsystem. Oltre ai nomi più “caldi”, spicca una ricca rappresentanza di nuovi talenti sparsi in giro per l’Europa e non solo tra i quali si evidenziano gli “italianissimi” Dirty Channels, il messicano Miguel Puente, i francesi Julien Sandre e Max Chapman e dal Regno Unito il promettente Cera Alba (prossimo ad una release anche su Hot Creations), Lee Kelsall e la coppia americana/scozzeze Wildkats.
Pur essendo un various completo dove si spazia principalmente tra sonorità anni ottanta e i suoni tipici della attuale e oramai in voga “nu-disco”, devo ammettere però che l’Hot Waves Vol.1 mi colpì maggiormente per l’originalità delle tracce proposte: qui, se proprio devo dire la mia, avrei puntato più alla qualità che alla quantità. C’è da sottolineare anche il fatto che ormai questo filone musicale stia attraversando un periodo di stallo, dopo un’anno e mezzo di successi e di “boom” nel clubbing e nel mercato discografico, era quasi scontata una fase di questo tipo portata da produzioni sempre più simili e senza un vero tocco di genialità che ha caratterizzato moltissime hit precedenti. Ma non per questo, nella compilation proposta dalla coppia eclettica statunitense, ci siano lavori da scartare o da non evidenziare, anzi. Per cominciare mi soffermerei soprattutto su alcune new entry di casa Hot Waves come il duo milanese Dirty Channels che dopo una fondamentale gavetta sta finalmente facendo il salto di qualità con produzioni e remix degni di nota (a breve anche una uscita sulla Ovum label di Josh Wink), qui ci sfornano una “Give To Me” ideata esclusivamente per le ore calde in pista, dove il suo giro di basso prepotente, il campione vocale house ipnotico e le “frustate” di snare, ha la capacità di mandare in visibilio qualsiasi dancefloor. Altri due lavori da tenere sott’occhio, senza ombra di dubbio, sono quello dell’inglese Cera Alba e il catalano d’adozione Miguel Puente. Il primo, ragazzo di Leeds, confeziona una traccia mai banale caratterizzata da una bass-line incisiva sovrapposta ad un mood a tratti quasi malinconico, mentre il secondo punta fortemente ad atmosfere più disco/acid dove la fà da padrona un bellssimo vocal femminile.
Agli amanti del genere, consiglio vivamente di ascoltare con attenzione il resto della release, sicuramente con una accurata “scrematura” tirerete fuori qualcosa che fa per voi, con la speranza e l’augurio e con l’avvento del nuovo anno label come Hot Creations e Hot Waves (oltre alla più celebre Crosstown Rebels) rilascino con frequenza nuovi lavori qualitativamente validi paragonabili ai precedenti con i quali ci avevano abituato molto bene mesi fà.