Coreografie di Xenia Wiest, Nadja Saidakova e Tim Plegge. Musica di Henrik Schwarz, Marcel Dettmann e Frank Wiedemann e DIN (Efdemin & Marcel Fengler) con la scenografia di Norbert Bisky. Anteprima mondiale eseguita il 4 maggio 2013 alla Halle am Berghain.
Innescato da uno degli ambienti più rinomati della Germania odierna (e non solo), il Berghain (cuore della capitale tedesca) prende forma o addirittura vita uno spazio di contemporaneità e musicalità nella forma d’arte quale è MASSE. MASSE è una co-produzione tra la Staatsballett di Berlino e il Berghain. La serata, presentata lo scorso 4 Maggio 2013 alla Halle am Berghain, si compone di tre parti ed è caratterizzata da tre differenti coreografie create da Nadja Saidakova, Xenia Wiest e Tim Plegge ed interpretato da una trentina di ballerini del Staatsballett Berlin. Le coreografie basate sui brani di produttori che in qualche modo sono legati a doppio nodo con il pool creativo del Berghain, Henrik Schwarz, Marcel Dettmann e Frank Wiedemann e DIN, fuor di dubbio regalano suoni davvero interessanti a questo corposo progetto. I modi diversi di presentarsi e le varie interpretazioni di “Masse” (“La Massa”) esaminate sia come fenomeno fisico, sia nel più conosciuto fenomeno sociale, creano un impatto che va ben oltre la musica che su Soundwall si cerca di analizzare. Bisogna essere orgogliosi nel vedere questi progetti. Sapere che pian piano sempre più persone aprono le porte all’arte dell’elettronica, non per un uso legato esclusivamente al mondo club ma aprendosi ad ambienti completamente distanti e privi di ogni collegamento ad una sala da ballo. E’ il semplice gusto di ascoltare determinati suoni. E questo è bello. Considerate le diverse estetiche di suono dei produttori saliti in cattedra, il 10 Giugno Outsut Ton rilascerà il suono di “MASSE” attraverso un CD con i sedici brani che danno voce alla performance di Bisky (01 – 06 “Ballet Suite #1 – Masse” di Henrik Schwarz; 07 – 09 “Menuett” di Marcel Dettmann e Frank Wiedemann; 10 – 16 “Evolve” di Marcel Fengler e Phillip Sollmann aka DIN). Non resta che attendere l’out, ma fino ad allora possiamo abituarci all’idea che il nostro mondo sta cambiando e che contaminazioi di ogni genere contribuiscono alla nostra crescita. Qui c’è voglia di elettronica, ovunque!