L’esigenza di un numero sempre maggiore di persone di portare il proprio contributo a migliorare il mondo in cui viviamo si esprime in diverse forme. Mettere a disposizione le proprie qualità e il proprio talento è con molta probabilità la scelta migliore per ottenere risultati più soddisfacenti. Valentino Barrioseta ha infatti scelto questa strada. Marketing Manager dell’Amnesia di Ibiza e un’esperienza decennale nello sviluppo di progetti musicali, Valentino Barrioseta ha scelto di coniugare la sua passione per la musica elettronica con la necessità di rendere il mondo un posto migliore. Nasce così Bridges For Music, una organizzazione non governativa che si propone come veicolo di diffusione della musica in zone del pianeta non proprio favorite da situazioni economiche, sociali e/o politiche, ma soprattutto, consapevole dell’influenza degli artisti sulle giovani generazioni, come mezzo per abbattere stereotipi e infondere il concetto di uguaglianza. Non è solo su questa strada, Valentino. A lui si sono aggiunti artisti internazionali e organizzatori di festival che hanno abbracciato il progetto e deciso di dargli visibilità per aiutarlo nella raccolta dei fondi. Alcuni nomi? Richie Hawtin, Skrillex e Luciano tra i djs, Monegros e Tomorrowland due tra i festival che daranno spazio e visibilità a Bridges For Music. In questa intervista Valentino Barrioseta ci racconta l’inizio, le prime soddisfazioni e i prossimi passi da compiere, ma soprattutto la voglia e la volontà di esserci, partecipare e costruire insieme un ponte verso un futuro migliore.
Qual è stata la scintilla che ti ha portato all’idea di creare l’ONG Bridges For Music?
Dopo aver viaggiato in diverse comunità svantaggiate di paesi come Sud Africa e Brasile, abbiamo scoperto come la musica elettronica sia arrivata in ogni angolo del pianeta, indipendentemente dalle circostanze o le risorse. In quelle zone abbiamo trovato scuole per djs guidate con passione che stavano facendo un gran lavoro per la comunità, tenendo i bambini fuori dai guai e motivandoli attraverso la musica elettronica. Nonostante il grande lavoro sociale che queste persone stanno portando avanti, non hanno abbastanza risorse e manca il supporto di qualsiasi brand del settore, così abbiamo pensato che valesse la pena mettere a disposizione il nostro network per questi progetti al fine di migliorare le loro risorse, il loro meccanismo e anche per dare più visibilità alle loro comunità. Da un altro lato, abbiamo visto come la musica elettronica si stia sviluppando in nuovi territori come Sud Africa, India o in Kenya, e il modello tipico di queste zone è che promotori ricchi hanno iniziato a scritturare artisti internazionali per party riservati a persone abbienti. Artisti come Richie Hawtin potrebbero fare un tour in quelle zone e lasciarle senza sapere nulla circa l’incredibile cultura musicale esistente o sulle questioni locali. Noi crediamo che sia la responsabilità del settore a sviluppare responsabilità in questi territori, utilizzando il potere della musica di ispirare e colmare le lacune socio-economiche. Skrillex ha 12 milioni di fan su Facebook, il che significa che può veramente far crescere la consapevolezza e rompere un sacco di stereotipi. E, naturalmente, questi artisti hanno un grande impegno verso i giovani. E devo dire che anche la mia ragazza mi è stata d’ispirazione, dal momento che è molto attenta alla responsabilità sociale, mi ha fatto vedere il lavoro e la vita da una prospettiva diversa da quella a cui ero abituato. Per me è stato come aprire gli occhi.
Il tuo lungo background nell’industria musicale ti ha portato, tra le altre cose, a diventare il brand manager dell’Amnesia, ad Ibiza; Bridges For Music sembra essere una naturale evoluzione del tuo amore per la musica elettronica. Ti va di raccontarci da dove arriva?
Dopo questi anni di lavoro all’Amnesia ho visto tanta gente spendere il suo denaro nelle VIP Areas, e quante persone del settore (come me) sono diventate solo una parte del meccanismo dimenticando del tutto i veri valori della musica, mi sono sentito un po’ vuoto: potrebbe essere stata questa la scintilla finale. Penso che tutti dovrebbero chiedersi ad un certo punto della loro vita: “che cosa devo fare per quello che faccio? Ha davvero senso?” Ho solo pensato che mettere tutta la mia energia, la mia creatività e i miei contatti in qualcosa di simile Bridges For Music avrebbe avuto più senso e forse avrebbe lasciato un certo impatto positivo.
Che ruolo pensi abbia la musica quando si tratta di accendere sentimenti universali come la fratellanza e la collaborazione?
Beh, penso che la musica possa essere un grande veicolo di ispirazione, inoltre gli artisti hanno un grande potere di ispirare e cambiare l’atteggiamento sociale. I ragazzi non ascoltano più i politici, la fiducia è persa. Gli artisti hanno il canale, i social media, con una enorme portata di utenti e gratuito. Loro possono realmente influenzare il futuro di questo mondo.
Perché hai scelto di lanciare l’iniziativa Bridges For Music in Sud Africa?
Ci sono delle speciali circostanze lì. Le township, infame eredità del regime dell’Apartheid, hanno una cultura musicale stupefacente, nonostante la mancanza di risorse e le cattive condizioni. La musica house è diffusa massicciamente ed effettivamente sta diventando uno dei motivi che fa incontrare e unire la gente. Abbiamo pensato che in quelle zone le nostre iniziative e le nostre risorse avrebbero potuto lasciare un impatto più grande e più veloce. C’è grande talento nascosto laggiù, un sacco di amore e passione.
Tra i tuoi ambasciatori per Bridges For Music ci sono Richie Hawtin, Skrillex and Luciano, vere e proprie leggende della musica elettronica mondiale. Come è nata la collaborazione?
Con Rich e Luciano c’è un’amicizia che dura da molti anni, ci conosciamo da quasi 10 anni e abbiamo lavorato e condiviso grandi momenti insieme. Quando ci siamo seduti a discutere di questo progetto erano immediatamente a bordo ed eccitati. Loro sono molto impegnati nello sviluppo della scena per lasciare un impatto positivo e ispirare ovunque si possa. Devo dire che sono socialmente molto responsabili e hanno grandi valori, quindi tutto è venuto fuori in modo molto naturale. Con Skrilex abbiamo appena discusso l’idea con il suo management: l’hanno amata da subito e sono molto felici di impegnarsi nel fare qualcosa di buono in questo mondo. Tutto il team dietro Skrillex e Sonny si è molto allineato al valore di questa organizzazione e consapevole della responsabilità e le opportunità che hanno di lasciare un’impronta positiva. Anche la nostra fantastica e ben collegata direzione è stata molto importante per far decollare questo progetto.
Agli eventi e workshop in Sud Africa hanno partecipato djs locali come Black Coffee, Vinny da Vinci, Niskerone e Sibot. Quanto è stato utile il loro apporto per comprendere meglio la particolare situazione di questo Stato?
Cruciale. Senza di loro questo progetto non avrebbe avuto alcun senso. Il ponte non può essere costruito se non c’è l’altro lato del fiume. Loro sono molto popolari in Sud Africa e grandi opinion leader, quindi è stato fantastico vederli mescolarsi con artisti internazionali mostrando al pubblico come ci sono molte somiglianze tra loro. Che si tratti di Rich o di Black Coffee, arrivare a quel livello internazionale significa sforzarsi, lottare, avere pazienza… è sempre la stessa storia.
Dove pensi di costruire il prossimo Bridge per la musica?
Stiamo valutando alcuni territori in Africa e Sud America, anche se abbiamo ancora molte cose da fare in Sud Africa.
Hai portato e raccontato la tua esperienza in Sud Africa al Sònar +D, novità della ventesima edizione del Sònar di Barcellona. Come è stata accolta?
Incredibile, sono stato personalmente sopraffatto dalla risposta, ma, ovviamente, con questi tre artisti che ti sostengono non poteva andare storta. Sonar è uno dei festival più seri e credibili nel mondo, e uno dei miei MUST GO di ogni anno, quindi è stato come un sogno che si avverasse.
Quali sono le prossime iniziative affinché il messaggio di Bridges For Music possa essere recepito e condiviso da più persone possibili?
Beh, il messaggio principale è che se noi, tutti gli amanti della musica, artisti, promotori, ecc ci muoviamo nella stessa direzione, possiamo davvero fare la differenza per un futuro migliore. La musica è un ottimo strumento per provare a farlo, e sicuramente la musica elettronica può essere molto più di una semplice festa. I nostri piani comprendono lo sviluppo di una scuola in una township di Città del Capo e, probabilmente, a Johannesburg, nonché continuare a sostenere progetti come questi in altri territori.
English Version:
The need for an increasing number of people to bring their contribution to improving the world in which we live is expressed in different forms. Make available their quality and talent is most likely the best choice to get more satisfactory results. Valentino Barrioseta has chosen this path. Marketing Manager at Amnesia in Ibiza and decades of experience in the development of musical projects, Valentino Barrioseta has chosen to combine his passion for electronic music with the need to make the world a better place. Thus was born Bridges For Music, a non-governmental organization which is proposed as a vehicle for dissemination of music in planet areas not favoured by economic, social and/or policies situations, but above all, aware of the influence of artists on the young generation, as a means to break down stereotypes and instill the concept of equality. Is not alone on this road, Valentino. He joined international artists and festival organizers who have embraced the project and decided to give it visibility for help in raising funds. Some names? Richie Hawtin, Skrillex and Luciano among djs, Monegros and Tomorrowland are two of the festivals that will give space and visibility to Bridges For Music In this interview Valentino Barrioseta tells us about the beginning, gratifications and the next steps to be taken, but above all the desire and willingness to be there, participate and build a bridge to a better future.
Can you explain what was the spark that led you to the idea of creating the NGO Bridges For Music?
After traveling to different disadvantaged communities in countries like South Africa and Brasil, we found how electronic music has arrived to every single corner of the planet, no matter the circumstances or resources they are. In those areas we found dj schools, which driven with passion were doing great work for the community, keeping kids out of trouble and motivated through electronic music. Despite the great social work these people were doing they didn’t have enough resources and support from any brand in the industry, and we thought it was worth putting our network towards these projects in order to enhance their resources, gear and also bring more light to their communities. From another side, we have seen electronic music developing in new territories like South Africa, India or Kenya, and the typical pattern in these areas is that wealthy promoters start booking international acts for parties only for wealthy people. Artists like Richie Hawtin could tour in those countries and leave without knowing anything about the amazing music culture existing in the townships or without knowing anything else about the local issues. We believe its the responsibility of the industry to develop responsibility in these territories, using the power of music to inspire and bridge socio-economic gaps. Skrillex has 12 million fans on Facebook, which means he can really raise awareness and break lots of stereotypes. And of course, they have a strong engagement with the youth. And I have to say my girlfriend was very inspiring too, as she is very much into social responsibility, and that also made me see work and life from a different angle than I was used to. Was kind of eye opener for me.
Your long background in the music industry has brought you, among other things, to become the brand manager of Amnesia Ibiza; Bridges For Music seems to be a natural evolution of your love for electronic music. Care to tell us where it comes from?
After these years working at Amnesia and seeing how people wastes money at the vip areas, and how many people in the industry (As me) become just a part of the mechanism and totally forgets about the real values of music, I felt kind of empty and that might be the final spark. I think everyone should ask himself at some point in their lives: “what for do I do what I do? Does it really make sense?” I just thought putting all my energy, creativity and contacts into something like Bridges for Music would make more sense and could leave some positive impact.
What role do you think music has when it comes to turning on universal feelings such as brotherhood and collaboration?
Well I think music can be a great vehicle for inspiration, but furthermore artists have a great power to inspire and change social behaviour. The kids don’t listen to politicians anymore, trust is lost. And artists have the channel, social media, with a massive reach and for free. So they can actually influence the future of this world.
Why have you chosen to launch the initiative in South Africa?
Due the special circumstances there. The townships, infamous legacy of the Apartheid regime, have an amazing music culture, despite the lack of resources and the poor conditions. House music is massive down there and actually its becoming one of the reasons why people mix together. We thought those areas would be the places where our initiatives and resources could leave a bigger and faster impact. There is great hidden talent down there, and lots of love and passion.
Among your ambassadors for Bridges For Music, there are Richie Hawtin, Skrillex and Luciano, true legends of electronic music world. How did the collaboration come about?
With Rich and Luciano, there has been a friendship for many years, we know each other for almost 10 years and we have worked and shared great moments together. When we first sat down to discuss this project they were immediately onboard and excited. They are very committed to develop the scene, to leave a positive impact and inspire wherever they can. I have to say they are very socially responsible and they have great values, so everything came together very naturally. With Skrilex, we just discussed the idea with his management and they loved it and are also very very committed with doing something good in this world. All the team behind Skrillex and Sonny himself are very aligned with the values of this organization and aware of the responsibility and opportunities they have to leave a positive imprint. Our amazing and well connected board of directors has also been very important to get this off the ground.
Events and workshops in South Africa have participated in local DJs like Black Coffee, Vinny Da Vinci, and Niskerone Sibot. How useful was their contribution to better understand the particular situation of this country?
Crucial. Without them this project wouldn’t have had any sense. The bridge can’t be built without one side of the river. They are very popular in SA and big opinion leaders there, so it was great mixing them with international acts making the audience see how there are many similarities between them. Whether its Rich or Black Coffee, getting to that international level means struggle, fight, patience, its always the same story.
Where do you build the next Bridge for music?
We are in conversations now with other African and South American territories, although we still have many things to do in South Africa.
Did you bring your experience in South Africa at the Sonar + D, news of the twentieth edition of Sonar in Barcelona. How was it received?
Amazing, I was personally overwhelmed with the response, but obviously having these three artists supporting it couldn’t go wrong. Sonar is one of the most credible festivals in the world, and one of my MUST GO every year, so it was like a dream come true.
What are the next steps for the message of Bridges For Music can be understood and shared by many people as possible?
Well, the main message is that if we all music lovers, artists, promoters, etc. pull in the same direction, we can really make a difference for a better future. Music is a great tool to make a better world, and definitely electronic music can be much more than just party. Our plans include developing a school in a township in Cape Town and probably in Johannesburg and keep supporting projects like those in other territories.