Viviamo un periodo strano. Da un lato l’high tech smaterializza quotidianamente oggetti, dall’altro c’è invece chi punta all’esatto opposto, ossia ridare un corpo a quelle cose, come la musica, “liquefatte” dalla società post Duemila. È il caso della Vinyl2go, neonata azienda tedesca con sede a Berlino fondata da un italiano attivo da anni nell’ambito musicale, Francesco Passantino.
Vinyl2go potrebbe tornare utile a tutti coloro che vorrebbero veder stampata su plastica circolare la propria musica ma senza dover affrontare spese troppo impegnative ed attendere settimane (o mesi!) a causa del superlavoro che si sono ritrovati a svolgere i pochi pressing plant rimasti attivi (per approfondire la tematica rimandiamo a questo articolo di qualche tempo fa). Il disco resta ancora il motore di un forte coinvolgimento emotivo.
Vivi a Berlino da qualche anno: è stata la città a spingerti ad investire tempo e risorse in questo progetto?
Risiedo a Berlino da cinque anni, qui sono avvenuti dei cambiamenti molto importanti per la mia vita, la città mi ha fatto rivivere e crescere l’emozione per l’ambito vinile come la provavo in Italia svariati anni fa. Proprio per questo motivo nel 2014 ho aperto una nuova label chiamata RoundQubeMusik che pubblica musica esclusivamente su vinile ed attraverso la quale organizzo vari showcase in locali come Club Der Visionaere ed Hoppetosse. Col tempo è cresciuta l’esigenza di avere supporti in vinile e così nel 2016, con un caro amico, è nata l’idea di fondare la società Vinyl2go GmbH.
Cosa è Vinyl2go?
Vinyl2go offre la possibilità di stampare un vinile all’interno di uno studio di produzione e di masterizzazione, il DecodeStudio, sempre a Berlino. Un’alternativa a quello dell’ormai banale file digitale inviato via email sostituito con un supporto fonomeccanico che però potrebbe essere utilizzato anche in discoteca.
Puoi illustrare tecnicamente come avviene la realizzazione del disco?
Per prima cosa occorre eseguire un mastering idoneo all’operazione di transfer, che segua tutte le norme quali tagli delle estreme frequenze basse/alte, correzione della fase sulle basse frequenze dove da 300hz in giù tutto diventa mono, e relativi controlli sulle frequenze medio/alte che potrebbero limitare un buon rendimento del supporto finale. A differenza dei classici acetati realizzati con le macchine di cutting, il sistema che utilizziamo noi è stato appositamente progettato e costruito con un diamante dalle determinate caratteristiche che “scrive” su un vinile vergine con una qualità che non ha nulla da invidiare al classico disco prodotto attraverso il processo di cut, galvanica e stampa. Le regole di tale processo di incisione sono le medesime di un vinile normale dove la durata e le frequenze riprodotte dalla traccia determinano il volume finale del disco. In quei casi in cui si dispone di una singola traccia della durata di sei/sette minuti, il rendimento sonoro è davvero altissimo con volumi in scala analogica di anche +6/+9 db.
È possibile stampare, in alternativa al canonico 12″, anche formati in 7″ e 10″?
Certo, anche se il formato più usato resta il 12″.
Può variare anche la grammatura?
Sì, è possibile optare per quella da 120, da 140 e da 180 grammi.
Si possono stampare dischi colorati?
Assolutamente sì, anche se noi preferiamo il classico nero o quello trasparente.
E i picture o gli shaped?
Possiamo realizzare i picture ma il costo lievita a dismisura. Gli shaped invece restano esclusi.
L’etichetta centrale invece? Viene stampata anche quella oppure bisogna rimediare con sticker adesivi?
Forniamo il centrino bianco ma possiamo stamparlo anche a colori con ottimi risultati. La maggioranza dei nostri clienti preferisce il bianco, in stile promo, su cui applicare eventualmente un timbro con inchiostro o altro.
Ci sono soluzioni anche per la copertina?
Sì, offriamo varie opzioni per stampare la copertina a colori appoggiandoci ad una tipografia di nostra fiducia.
Potete occuparvi del mastering?
Il mastering è un passaggio fondamentale del processo. Il suono inciso su un vinile non è assolutamente lo stesso che viene utilizzato e masterizzato per gli store digitali. Come anticipavo prima, per essere idoneo alla stampa il master deve rispettare una lunga serie di accortezze tecniche al fine di non generare problemi durante la riproduzione. Il rischio è l’interruzione della registrazione o, nel peggiore dei casi, il danneggiamento del diamante molto delicato. Vinyl2go nasce proprio all’interno di uno studio di mastering con cui ho iniziato a collaborare anni fa attraverso la RoundQubeMusik. Uno dei soci della label è un produttore e mastering engineer, Gabriele Carasco, che si occupa peraltro di master per note etichette.
Quante tracce si possono inserire sul disco?
È possibile incidere venti minuti di musica per lato. Consigliamo comunque di rimanere entro la soglia dei quattordici minuti a lato suddivisi magari in due tracce, in modo da ottenere un prodotto con ottimo volume.
Quante copie è possibile stampare?
Proponiamo la copia unica ma ovviamente possiamo provvedere alla duplicazione anche se l’ideale sarebbe non sforare la soglia delle venti copie.
Il risultato finale è un disco in vinile a tutti gli effetti oppure qualcosa simile all’acetato che si logora con l’utilizzo?
L’accurata incisione fornisce un prodotto che può essere utilizzato anche per lunghi periodi senza alcun deterioramento.
Chi sono i clienti-tipo della tua azienda?
Ci rivolgiamo a quei DJ o compositori/produttori che desiderano avere le proprie produzioni incise su vinile, sia per poterle suonare (e quindi testarle) nei club, sia per usarle come mezzo promozionale in alternativa al link che oggi può andare perso in mezzo a migliaia di altri file spediti sul web.
Un “promo test” come una sorta di “biglietto da visita” insomma. Senza dubbio susciterebbe stupore rispetto ad un demo inviato via email, cosa che invece avrebbe colpito le case discografiche una ventina di anni fa, a patto che disponessero di una casella email ovviamente. Ma che budget è richiesto?
Per una copia su 12″ con copertina nera e centrino bianco siamo orientativamente sui 33 € (IVA inclusa). Per ogni dieci pezzi stampati offriamo l’undicesimo in omaggio. Per il 10″ il costo si stanzia sui 28 € mentre per il 7″ intorno ai 15 €, sempre includendo l’IVA.
Sul sito leggo “promo” e “gift”: resta quindi escluso il canale della vendita?
Essendo un supporto non realizzato in serie ma inciso singolarmente, ha dei costi di produzione che non permettono un prezzo adeguato per essere venduto. Fondamentalmente il nostro servizio mira a fornire un numero assai limitato di copie promozionali e non tirature destinate ai negozi.
Come vanno gli affari per i negozi di dischi berlinesi?
Ai miei occhi vanno a gonfie vele: sono sempre pieni di gente che ascolta e compra vinili. Oltre a quelli storici ormai diventati veri e propri punti di riferimento anche a livello internazionale, in città ce ne sono tanti altri più piccoli e meno noti, anche di recente inaugurazione.
Avresti mai aperto un’attività del genere in Italia?
Dipende dalla città, esistono davvero pochi posti adatti a questo lavoro. Comunque non avrei mai aperto in Italia per una lunga serie di motivi. L’esperienza precedente, durata dieci anni, non mi ha lasciato affatto un buon ricordo. Preferisco approfittare dell’atmosfera berlinese che favorisce iniziative come questa.
Conti di arricchire la gamma del servizio con attività complementari?
Certo, vorrei aprire un negozio dove vendere, oltre ai nostri prodotti, anche dischi di varie etichette, strumentazioni per DJ (usate e nuove) ed altro ancora.