Una frontiera da affidare e sfidare, nella corsa ad affinare sempre di più il “format festival”, è sicuramente quella delle location. Siamo fortunati: l’Italia è oggettivamente uno dei posti più belli del mondo, e tra ricchezze naturali ed architettoniche abbiamo un patrimonio che poche, pochissime nazioni al mondo possono vantare. Ogni tanto ce lo dimentichiamo, o lo diamo per scontato: è fondamentale dire come questa consapevolezza sia stata abbracciata dai festival di musica elettronica e/o sperimentale più di qualsiasi altra forma d’espressione e di evento.
La spiegazione è in fondo semplice: questione di avere idee, questione di cercare una “visione” – avere il proprio DNA costitutivo settato su queste coordinate. Vi abbiamo più volte parlato di Nextones, che ormai è un evento affermato, e anche quest’anno mette infatti in campo una potenza di fuoco a livello di line up notevolissima, da Richie Hawtin, Lorenzo Senni e VTSS in giù. Ascoltare musica in mezzo alle vertiginosi e lunari geometrie delle cave di marmo è una esperienza che, molto semplicemente, va fatta almeno una volta nella vita. Fidatevi.
Quest’anno vogliamo porre il focus su un evento simile, spostato solo più a sud (e molto più vicino al mare, per chi prima o dopo vuole concedersi una digressione balneare). Vox Marmoris è un assoluto gioiello incastonato fra i marmi di Carrara, a Colonnata, precisamente nella cornice del deposito marmi Successori Adolfo Corsi. È un “family affair”: gli eredi più giovani della famiglia Corsi hanno infatti una spiccata sensibilità artistica ed iper-contemporanea ed hanno fatto sì che gli spazi di famiglia siano dedicati non solo ad estrarre marmo di qualità mondiale ma, per un weekend all’anno, un luogo di magia, ricerca artistica e clubbing di qualità. Una foto aerea di dove si svolgerà il tutto, e poi entriamo nel dettaglio.
L’anno scorso per dire si è ballato in mezzo ad architetture naturali imponenti grazie ad Hunee, scelta azzeccatissima, e quest’anno lo si fa con un’altra scelta di qualità sopraffina, Dimitri From Paris. La stessa qualità ce la metterà l’altro headliner di quest’anno, Ralf. Lui lo conosciamo tutti. Ma spesso lo si equivoca, dietro alla retorica dello “Zio”. In realtà Ralf non solo è un grande festaiolo come persona e come dj, ma è anche cultore musicale dalla conoscenza vastissima, enciclopedica e molto, molto raffinata. Vederlo suonare in un contesto di questo tipo non può che riservare delle sorprese, e delle emozioni particolari. Perché da un lato lui e Dimitri porteranno il calore e la gioia del clubbing più autentico, dall’altro una location così particolare può spingere a detournements, sorprese, colpi di scena.
L’appuntamento è per il 29 luglio, con preview il 28. Per descrivere meglio Vox Marmoris nella sua interezza però è obbligatorio andare al di là degli headliner, e troviamo che il comunicato stampa redatto per Vox Marmoris spieghi in maniera verametne efficace il tutto:
Come sempre non mancheranno il resident ZEE aka Matteo Zarcone, dj e produttore con alle spalle diversi anni di attività e releases con importanti etichette tra cui la King Street Sounds di New York e la Nervous Records e la residenza al Paradox di Londra; il padrone di casa Giulio Corsi aka THE QUARRIER, giovane e talentuoso dj e produttore carrarese che vive tra l’Italia e Berlino; DJ FILO, che con il suo sound disco e boogie scalderà l’ambiente e aprirà il sipario dell’evento.
La parte visiva di Vox Marmoris è curata da Olivia aka ‘.O’, Visual Designer attualmente residente a Barcellona (sorella di Giulio Corsi) che quest’anno punterà sul legame e dialogo tra “suono” e “natura” attraverso la “luce”, prevedendo performance site-specific e grandi show audio/video di alcuni degli artisti e ricercatori più interessanti del panorama contemporaneo. Per la prima volta verrà presentato il progetto “Nuvole di Suoni“, un’installazione audio visuale interattiva in cui natura, macchine da lavoro e nuovi media saranno i protagonisti.
Grazie all’analisi di dati raccolti da Gennaio 2023 alla data dell’evento dallo Studio Pandolfi, azienda di innovazione e ricerca che analizza principalmente la morfologia e movimenti delle Cave Apuane, Olivia e il Collettivo Berlinese Ephemeral Tomorrow, saranno in grado di rilevare le vibrazioni, le frequenze e i suoni della montagna traducendoli in tempo reale in segnali di luce. Il gruppo di Berlino formato da Riccardo Torresi (IT), Maxime Lethelier (FR) e Asako Fujimoto (JP) era già stato ospite dell’evento “Connecting Spaces” del 23 Dicembre alla cooperativa degli scultori di Carrara. I disegni di luce verranno poi proiettati sulla superficie della cava stessa attraverso laser speciali forniti da Sollinger, azienda tedesca leader nella produzione di macchine laser.
Oltre a questo progetto per la prima volta anche un live show dal titolo “DISTANTIA” che unirà Visual art e Musica a cura dell’artista romano Franz Rosati. Attraverso i dati raccolti dai satelliti in orbita proietterà e manipolerà le immagini e i suoni provenienti da luoghi lontani a noi, direttamente sul marmo dell’arena. Franz Rosati sarà un nuovo special guest Audio-Visivo di questa nuova edizione di Vox Marmoris, che da anni ricerca e porta nella provincia di Massa Carrara i migliori artisti del panorama contemporaneo.
Le prevendite le potete trovare qui. E i luoghi che vi circonderanno avranno questa geometria, questa magia:
Che sia Nextones o che sia Vox Marmoris, quello che possiamo garantire è una esperienza veramente unica e che vi resterà a lungo impressa nella memoria. Veramente, veramente a lungo.
C’è comunque un altro evento che si sta celebrando nell’arco di tutto il mese di luglio (studiatevi bene il programma) e che, anche se non si svolge in vertiginose cave di marmo, merita più di una segnalazione. Qui ad essere vertiginoso è il fattore umano e simbolico (…oltre ad essere altissima la voglia di ricerca artistica, di coraggio musicale: d’altro canto il direttore artistico è il jazzista Giorgio Li Calzi, una delle menti più illuminate nel panorama musicale italiano, oltre ad essere persona di rara gentilezza ed umanità). Chamoisic si svolge infatti in un paese che non è raggiunto da strade. A Chamois, nella Valtournenche aostana, si può infatti arrivare solo in funivia, in bici o a piedi attraverso un sentiero montano.
Questo essere isolati non ha però impedito il crearsi di una comunità vogliosa di musica, di bello, di coraggio, di visioni non standardizzate. In una fase in cui troppo spesso siamo prigionieri del “fascino da grande città” (perché è quella che aggrega economie e mezzi e stimoli, nell’”industria cultura”), Chamoisic è una esperienza più unica che rara. Proprio questo weekend ci sarà il “cuore” del festival a livello di contenuti, da oggi 21 luglio fino a domenica 23. Se volete regalarvi un fine settimana completamente diverso dal solito, e nel modo migliore possibile, potrebbe essere davvero l’occasione perfetta. Respirando un magico senso di comunità.