La prima regola di quando si scrive un articolo su Oneohtrix Point Never che se ne è uscito con due video pubblicati tutti e due lo stesso giorno è: “Vietato nominare Liberato”. La seconda è che se invece volete nominare Liberato solo per tirare su qualche click invece siete autorizzati.
D’altronde lo usano tutti per quello scopo, no?
Di “Age of“, uno dei dischi più importanti di questo 2018, abbiamo già parlato lungamente in sede di recensione, Se questo è l’album pop di Daniel Lopatin -pop del 3018, ovviamente – un capitolo a parte meritano i video, da sempre punto di forza di Oneohtrix Point Never ma che davvero con questi ultimi due episodi hanno alzato il livello oltre ogni misura.
We’ll Take It, diretto da Nate Boyce and Last Renaissance, è un vero e proprio incubo digitale in 3D. David Cronemberg nell’era del post tutto.
Una vera e propria opera d’arte che trae spunto da “Myriad“, l’installazione concepita dallo stesso Lopatin e che ultimamente ha fatto il giro del mondo.
“Myriad” che in qualche modo ricompare anche nel video – più rilassato ma non meno inquietante – The Station, dove un’animazione in bianco e nero prova a illustrare a modo suo l’universo del bondage.
Entrambi i brani saranno accompagnati da due EP omonimi, pubblicati il prossimo 27 luglio (uno solo in digitale, l’altro anche su supporto fisico), in cui oltre ai succitati brani ci saranno anche delle versioni inedite e delle canzoni create campionando proprio queste due qui sopra.