Si prendono in giro di continuo per i loro accenti. Si sono conosciuti ad una festa di cui non ricordano nulla. Hanno già suonato a Glastonbury e al Sonar ed amano far baldoria agli open air. Vi presentiamo i Wildkats, nuovi protagonisti della house music Uk targata “Hot Creations”.
Wildkats è un progetto nato dall’incontro tra un americano e due scozzesi. Immagino vi prendiate per il culo tutto il giorno per i vostri accenti. Dove vi siete incontrati per la prima volta?
Stuart: Scott ed io siamo amici da moltissimo tempo, da quando stavamo ad Edinburgo. Abbiamo conosciuto Corey tramite amici in comune a Londra e il resto è storia.
Corey: Sì, certamente… Questi due hanno gli accenti più buffi che io abbia mai sentito. Ci siamo incontrati una notte in giro. Sono sicuro fosse una festa di qualche tipo ma non posso assicurare di che tipo. Le prime impressioni sono state grandiose… Scott e Stuart sono diventati i miei migliori amici nel frattempo, e sono contento di averle seguite.
Il vostro sound è un mix di New York disco e il Glamorous funk degli anni ’80. Esattamente dove e quando è nato questo mix?
Corey: Penso che più che seguire questo o quel genere, noi abbiamo inseguito la nostra grossa passione per il groove. Pare che la disco e il funky abbiano inventato quel sound di cui noi avevamo bisogno. Abbiamo iniziato a lavorare insieme nell’estate del 2010, è stato lì che è nato tutto.
Scott e Stuart: Sì, c’è sicuramente molto degli ’80s, della disco e del funk nella nostra musica, ma non sono sicuro che sia poi così glamour (ride). Il nostro sound è deep, specie tutta la roba nuova che stiamo facendo.
Dove trovate l’ispirazione per le vostre produzioni, e quanto è importante lavorare insieme per la buona riuscita del prodotto finale?
Passiamo ore ed ore a selezionare musica per trovare dei sample validi. È un lavoro lungo ma è molto importante per diventare artisti unici ed originali. Spesso lavoriamo in due allo stesso progetto, è raro riuscire a produrre tutti e tre lo stesso pezzo insieme.
Com’è nata la vostra collaborazione con etichette importanti come Hot Waves e Hot Creations?
Corey: Abbiamo conosciuto molti degli artisti che ne facevano parte, come Richy e Russ quindi abbiamo avuto la fortuna di avere lo sbocco in più di conoscere gente a cui inviare la nostra musica.
Avete avuto l’opportunità di suonare a Glastonbury, al DC10 e al Sonar. Di solito come vi preparate mentalmente ad eventi del genere?
Scott e Stuart: Abbiamo suonato a Glastonbury come Sandeman & Dickie all’interno della nostra residency al London Party “You Are We”. Non abbiamo ancora suonato al DC10 però: sarebbe, come per tutti i dj del pianeta, un grande obbiettivo. È stato un club importantissimo per la musica da dancefloor ed i gestori sono stati i pionieri dell’ house music. Abbiamo suonato al Sonar quest’anno per la prima volta, ci siamo divertiti tantissimo e forse la cosa più bella di questo fantastico festival è la possibilità di incontrare tanti artisti: diventa un luogo di scambio e di incontro di amici, vecchi e nuovi.
Warehouse party, club o open air? Che atmosfera preferite per suonare come Wildkats?
Corey: Potrei suonare ad un oper air anche tutti i giorni. Amo suonare all’aperto, ma c’è qualcosa nell’atmosfera sudaticcia del club o dei magazzini che trasforma la serata in qualcosa di speciale per tutti i soggetti coinvolti: ci porta tutti ad essere più vicini!
Scott: Gli open air sono una figata, tutti amano far casino all’aperto. Anche i warehouse party sono divertenti, rendono le sensazioni più crude… ma il sound system deve essere studiato perfettamente per creare una buona acustica, spesso questo i promoter non lo comprendono.
English Version:
They’re always teased each other for their own accents. They first met at a party they did not remember. They have played at Glastonbury and Sonar and love to party at open air events. We are liked to present Wildkats, new players in the UK House music labeled “Hot Creations”.
Wildkats is a project born by meeting of an American and two Scots. I guess you are teasing each other all day for your accents. Where did you first met and what did you think of each other?
Stuart: Scott and I are mates from back home in Edinburgh, we go way back. We met Corey through Mutual friends in London and the rest is history.
Corey: Yes for sure… Those two have the funniest sounding accents I’ve ever heard. We first met while out. I’m sure it was at a party of some sort but can’t put my finger on which party it was exactly. First impressions were great really… Scott and Stuart have become my best mates through all of this so I’m very happy they did leave a good first impression.
It seems your sound is a mix of New York disco and 80’s Glamorous funk. Exactly: where and when does your sound born?
Corey: I think with the whole disco and funk infulences thing, it is more that we just love music with tons of groove. Seems that disco and funk definitely bring that groove that we need to the table. Our sound was born during the summer of 2010.That’s when we all started working together.
Scott and Stuart: Yeah there is definitely ’80s, disco and funk influences in our sound, but not sure how Glamorous it is (laughs). Our sound is deep especially some of the newer productions we have been doing.
Where do you use to find inspirations to compose? How is important working all together in your productions?
We spend hours searching for music to sample sometimes. It’s a daunting task but so important in becoming unique and original artists that can stand out. Our productions generally always have 2 Wildkats working together on one given project. As there’s 3 of us it’s hard to always get together all the time.
How did it start the collaboration with important labels like Hot Waves and Hot Creation?
Corey: We have known a lot of their key artists like Richy and Russ for a number of years so I guess we had a leg up for an outlet for us to have people to send our music to.
You had the opportunity to play at Glastonbury, DC10 and Sonar. How do you mentally prepare for such an event?
Scott and Stuart: We played Glastonbury as Sandeman & Dickie as part of our residency at London Party You Are We. Not yet played at DC10 – this is, as it is for many DJs, a goal for us. They have pioneered a dance floor sound and new wave of house music. We played Sonar this year for the first time, that was great fun and an amazing festival, many friends and artists are there so it’s a great mixing pot to hang out and meet up and of course party with friends old and new.
Warehouse party, club venue or open air? What atmosphere do you prefer to play Wildkats music?
Corey: I’d take a gig at an open air event any day. I love being outside and getting’ down. But there is something about a sweaty club or warehouse that makes a night very special for everyone involved: definitely brings everyone closer!
Scott: Open air is always fun, everyone loves to party outdoors. Warehouse parties are always fun too, they keep things nice and raw – but the sound has to be right to fit the room; sometimes promoters don’t get this nailed.