Più folcloristico e colorato quello curato da Marco Erroi aka XXXV Gold Fingers, più quadrato e composto quello firmato da Dan Mela (che qui scherza col suo nome e si affida al moscovita Anton Zap per un remix dal peso specifico incredibile): parliamo del nuovo What Ever Not, la label che fa capo proprio al veterano Dan e al conterraneo Dodi Palese e che trova in “Galegos Bar / The Ritual” una delle release più riuscite del suo catalogo. Non solo: questo split-EP è anche una delle cose che più ci ha convinti questa estate, forte di un momento di particolare ricettività da parte del pubblico house per quelle sonorità afro su cui si poggia l’interno A-side e che, in minor misura, guidano anche “The Ritual” nella sua versione originale.
Il lato azzurro, quello che vede all’opera Marco Erroi, è un trionfo di percussioni, voci e gioia di vivere. Sembra di essere al mercato di Tripoli o, chissà, da qualche parte a Il Cairo tra tappeti, tessuti pregiati, spezie e infusi ristoranti. Poco importa comunque, non è questo il punto: ovunque si trovi il Galegos Bar immortalato da Erroi è tutta una festa, una di quelle manifestazioni spontanee un po’ raffazzonate e improvvisate, ma proprio per questo totalmente genuine. Dio benedica l’Africa, verrebbe da dire – e a conti fatti è proprio così -, tanto è servita la riscoperta di certe sue sonorità per stampare un bel sorriso sulla faccia delle scena underground del Vecchio Mondo.
Dall’altra parte, sul B-side, Dan Mela calma gli animi, dosando gli elementi etnici e conferendo un’aria più “classica” al suo lavoro. “The Ritual” è house bella e buona, fatta di sostanza e consapevolezza: “ci possiamo divertire anche senza andare a tutto gas, fidatevi”.
Chiude il cerchio, come detto Anton Zap. È russo e quindi toglietevi dalla testa botte da matto o vezzi particolari, ma l’eleganza…beh, quella c’è eccome! L’eleganza con Anton Zap non manca mai.