Una giovinezza passata con chitarra e microfono, una crescita musicale che lo fa pensare, molto, e lo rende consapevole che la sua strada è un altra, la sua strada è l’elettronica. Rupert Taylor, in arte xxxy, cresciuto a Manchester nel periodo in cui dubstep e UK garage crescevano e si diffondevano, un personaggio enigmatico si cela dietro a questo pseudonimo. Personaggio di poche parole, ma quelle che usa vanno dritte al punto.
Xxxy, un nome che ti fa subito pensare: perchè ha deciso di chiamarsi così? Perchè è anche una domanda spontanea se si pensa a qualcuno che accantona chitarra e microfono per mettersi a fare musica elettronica. Detto questo, quali sono le motivazioni che stanno dietro a tutto ciò? Come hai cominciato?
La mia band si sciolse a causa di “incomprensioni musicali” e dopo un pò decisi di mettermi a fare musica elettronica, il che era ed è la mia grande passione, questo non generò nessuna “incomprensione” dato che in questo caso avevo il controllo dell’intero processo. Il nome mi è venuto così, non ci son particolari storie a riguardo.
Sei cresciuto a Machester, una città dell’Inghilterra, ovvero la patria della dubstep. Cosa pensi riguardo alle origini di questo genere?
Credo che la vera patria della dubstep sia Croydon. La dubstep è nata ed era magnifica, sperimentale, diversa e in pochissimo tempo il 99% di essa si è trasformata in totale merda. Questo è quello che penso.
Hai iniziato quando il movimento dubstep/garage stava crescendo, il tuo primo disco risale al 2006, quali furono le tue influenze al tempo? Non parlo solo di figure che ti hanno ispirato, intendo tutto ciò che ha influenzato te stesso e la tua musica.
Ero molto impegnato in viaggi tra Manchester, Londra e Leeds, viaggi legati appunto a questo genere musicale, per vedere e sentire djs e producer che ammiravo. Quindi penso che siano state queste le mie influenze, unite a tutto ciò che proveniva dagli altri club che frequentavo e alla musica che sentivo.
Dubstep UK Garage, sono solo nomi per definire un genere musicale, un genere musicale che oggi è indicato come “di moda”, cosa ne pensi?
Penso che la dubstep sia diventata solo più popolare, non direi “di moda”, la maggior parte di essa è terribile, quindi non è così piacevole. Penso che anche la UK garage non sia “di moda”.
Parlando più in generale, cosa ne pensi della moda all’interno della musica? Pensi che la musica elettronica debba sottostare alle influenze delle mode?
No, non penso. Credo che ciò che sia di moda e ciò che non lo sia siano cose completamente soggettive. Ci sono molti tipi di musica elettronica, pilastri del genere, che non hanno nulla a che fare con le mode.
Sappiamo che hai cominciato con produzioni abbastanza sperimentali, mentre ora noto che tu ti stia spostando verso un un qualcosa di più house o techno. Noto questo guardando alle tue prime produzioni e mettendole a confronto con quelle più recenti, come “Everything”. Come spieghi questa evoluzione?
Non penso che fossero così sperimentali. Ho sempre voluto fare house e techno, ma le mie abilità non erano ai livelli di quelle possedute da chi ammiravo. Ora credo di maneggiare meglio le mie abilità e mi sento più a mio agio nel fare tracce house.
E ora come descriveresti il tuo stile?
Non lo descriverò. House con in influenze underground UK più altre cose, dovremmo esserci vicini.
Qualcuno dice che il tuoi set non riflettano molto il tuo stile nel produrre. Cosa puoi dirci riguardo sia l tuo approccio nella produzione sia riguardo all’approccio alla performance? Magari comparando le due cose.
Io penso che i miei set riflettano completamente il mio approccio alla produzione, suono moltissime delle mie tracce unite a tracce che mi piacciono e penso che stiano bene insieme, cerco di creare un flow con cose nuove, non nuove e qualche influenza.
E’ da molto che giri per l’Europa, dove pensi che il tuo sound sia maggiormente apprezzato?
Sento di ricevere apprezzamenti ovunque vado, in Polonia però mi piace particolarmente, la gente è parecchio recettiva e vuole divertirsi.
E a proposito dell’Italia? Hai mai suonato qui? Ti vedremo presto?
Ho suonato a Mestre, Milano e Torino: suonerò di nuovo a Milano al Tunnel il 26 maggio con Pariah.
L’ultima domanda riguarda sempre il futuro, puoi dirci qualcosa riguardo? Progetti, collaborazioni? Tutto!
C’è un 12” contenete tre tracce che uscirà a giugno su Halo Cyan Recordings, poi per il resto non si sa, dovrebbe esserci una grossa release che dovrebbe uscire in un futuro non troppo distante.
Grazie per il tempo concessoci. Buona fortuna
English Version:
A youth spended with a guitar and a microphone, a musical growing that makes him think, a lot, and make him conscious that his real future is on another way. His way is the electronic music. Ruper Taylor, well known as xxxy. He is grown up in Manchester in a period of time when dubstep and UK garage were growing and expanding. An enigmatic figure is hidden behind this alias, he uses very few words, but they go right to the point.
Xxxy, a name that make you say: Why that? Why is more or less the same. reaction that someone could have hearing that a guy hangs up his guitar and his mic to shift to make electronic music. So why all that? How was all started?
My bands broke up due to “musical differences” after a while I decided to make electronic music as this was and still is my great love thus no musical differences as I had creative control over the whole process. The name just came to me, no big story there.
You grew up in Manchester, a city of England, that is the hometown of the dubstep. So how do you think about the genesis of this genre?
I think Croydon is the hometown of dubstep. Dubstep started out pretty amazing, experimental and different and in a short space of time 99% became utter shit. That’s my thoughts on it.
You started nearly when the dubstep, garage movement was rising up, your first record is from 2006, so what were your influences at the time? Not only inspirational people, I mean everything that had influenced you and your music.
I was deep into dubstep making trips from Manchester to London and Leeds just to check out djs and producers I liked and admired. So I guess that would be have been my influence probably alongside all the other clubs I was going to and the music I was listening to.
Dubstep, uk garage we know that they are just names of music, but they symbolize a kind of sound that we can consider quite fashion nowadays. What do you think about?
I think dubstep has become more popular I am not sure about fashionable, most of it is terrible so it’s not that pleasing. I didn’t realise that UK Garage was fashionable either.
And talking more in general, what do you think about fashion in music? Do you think that electronic music is submitted by the influences of fashions?
I don’t really, no, I think what is and what isn’t fashionable is entirely subjective. There are many types of electronic music that are mainstays and have no real concern with fashion.
We know that you started with quite experimental production, but now I think you are shifting to a more housy and techno kind of things. I noticed this changing looking at your early productions and comparing it with your latest, like “Everything”. How can you explain this evolution?
I don’t consider my earlier tracks as that experimental; I have always wanted to make techno and house but I used to feel that my production skills weren’t up to the standards as those I have always admired. I guess now I am more comfortable with my ability so I feel more at ease making housey tracks.
And now how can you describe your sound?
I try not to. House with UK underground influences and other things would be close.
Someone says that your djset doesn’t reflect your production style, so can you tell us about your production approach and your performing approach? Maybe comparing the two things.
I feel that my sets reflect entirely my productions, I always play a lot of my own tracks as well as tracks that I love and I feel fit together well and create a flow taking in some new stuff some not so new stuff and some influences.
You are touring around the Europe for a long time, so where you think that your sound is more appreciated?
I feel like I get a lot of appreciation wherever I go, Poland is a particular favourite because the crowds are receptive and just have a good time.
And what about Italy, have you ever played here? When we will see you?
I have played in Mestre, Turin & Milan. I am playing in Milan again on 26th May with Pariah at Tunnel.
Last question is always about the future, can you tell us something about your future? Project, collaborations? Everything!
There’s a new 3 track 12” coming on Halo Cyan Recordings in June and then after that it’s uncertain, but there should be a larger release coming in the not too distant future.
Thanks for the time that you spent with us. Good luck.