Frank Martino è uno di quegli artisti che tutti quanti dovreste (e dovremmo!) tenere d’occhio molto, molto di più. In realtà è nei nostri radar da almeno cinque anni, dal suo bellissimo “Revert” che ha colpito la nostra attenzione e anche quella di colleghi più illustri (Paolo Fresu in primis). Quello è il suo “lato jazz”: raffinato, comunicativo, complesso ma senza mai essere involuto. Basterebbe già questo. In realtà, c’è anche di più: e questo di più si chiama Ylyne, che è il suo alter ego elettronico.
Un alter ego dove abbandona la perizia puramente strumentale per trasportarla, con grande gusto e raro senso della misura (ma quando serve anche con feroce cazzimma di stampo UK: nel suo repertorio delle sventole dubstep, grime e UK garage notevolissime), verso il mondo del digitale e della produzione. Difficilissimo riuscire a combinare con tanta qualità due approcci alla creazione così diversi proprio come esecuzione, ovvero strumentale versus software (ci viene in mente Gianluca Petrella, ovviamente, come leader assoluto in questa arte rarissima). Ma che Martino ci riesca, beh, potete vederlo+sentirlo voi stessi qui sotto.
Siamo infatti molto felici di presentare in anteprima l’ultimo video creato dal progetto Ylyne (sotto l’abile tocco registico di LSKA, e infatti Martino commenta così: “Il videoclip, realizzato da LSKA, racconta il disagio di un individuo sospeso in una dimensione che oscilla tra realtà e simulazione; la sovrapposizione dei due elementi è tale che il soggetto stesso finisce per confonderli, vivendo in un limbo in cui il tempo sembra congelato, un luogo da cui è impossibile uscire“). Preludio di un nuovo album in uscita a metà aprile, la traccia è già uscita da una decina di giorni e – grazie anche ad un appropriatissimo lavoro sulle voci di Luca Scaggiante – è una reinterpretazione davvero convincente di un brano-che-non-c’entra, ovvero quella “Welcome Home (Sanitarium)” caposaldo del repertorio dei Metallica targato “Master of Puppets”. Ora: se prendi la musica dei Metallica e la vuoi trasformare in una aerea traiettoria digitale, devi avere gran coraggio e fiducia in te stesso. Perché se fai male, cadi male (…molto); ma se fai bene – e qui è stato fatto davvero tutto bene, con una linea di sensuale inquietudine a percorrere il tutto – colpisci davvero l’attenzione.
E accidenti se qui si è fatto bene.
Foto di Glorija Blazinšek