L’Italia ha vinto ai Golden Globe con il film di Sorrentino “La Grande Bellezza” ed è stato un grande successo internazionale oltre che un onore. La decadenza contemporanea raccontata è solo uno spaccato di certa vita romana (o meneghina o di chissà quale altra città) esasperata poi nei festini e nei confronti tra i personaggi. Fortunatamente oltre a quella decadenza ci sono tutta una serie di altre feste (quelle che raccontiamo noi) che ripescano dal passato per provare a guardare al futuro.
A Milano c’è la techno di Ben Sims che a dicembre è uscito con il suo mix per il Fabric. A Bologna c’è il nuovo talentuoso emergente Daniel Avery con la sua Uk house, anche lui è legato al Fabric visto che è uno dei nuovi resident dj del top club di Londra.
A Firenze abbiamo Tessela con suono techno grezzo e metallurgico, a Roma c’è la rivisitazione del suono house della Night Slugs fatta da Jam City, mentre a Napoli abbiamo uno dei nuovi nomi della Ghostly International: Fort Romeau.
Altro momento di grande visibilità per l’Italia è stata la fashion week di Milano e in minor parte Pitti a Firenze. Le feste che ci ruotano attorno però non sono la visione di clubbing che caldeggiamo e non sono neanche così decadenti, ma sono comunque molto divertenti. Se siete a Berlino c’è qualcosa di simile al Bread and Butter: fiera di streetwear che si tiene anche a giugno e che è un altro modo per osservare diversamente la mecca del clubbing come vi abbiamo già spiegato qui.